Rifiuti speciali nascosti in capannoni dismessi: sequestrata area di 100mila m²
Notificati avvisi di garanzia per gravi illeciti ambientali a due persone.

Livelli di inquinamento allarmanti e valori sospetti di radioattività. Sono queste le motivazioni alla base del sequestro dell’area di 100mila m² di proprietà della Compagnia Generale Resine di Porto Salvo, a Vibo Valentia, disposto dal Procuratore Camillo Falvo ed eseguito dai Carabinieri. Nei capannoni della Compagnia era stipato infatti un ingente quantitativo di rifiuti speciali e di ecoballe di natura sospetta.
«Abbiamo individuato delle responsabilità per i reati di discarica abusiva e inquinamento ambientale nei confronti di due soggetti – ha dichiarato il Procuratore Falvo ai microfoni dei colleghi del TGR Calabria. – Uno è accusato di aver materialmente trasportato dalla Campania delle ecoballe che contenevano rifiuti anche pericolosi, il secondo è invece l’imprenditore titolare di una società in dismissione. I due intendevano probabilmente saturare l’intera area, un pericolo che siamo riusciti a scongiurare grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine. Abbiamo già ricostruito l’organigramma della compagine societaria, ma le indagini continueranno al fine di individuare l’origine della radioattività e per garantire la neutralizzazione della stessa. Grazie a un’apposita task force, inoltre, intendiamo verificare che nei dintorni non ci siano altri siti inquinati.»
Foto: corrieredellacalabria.it