Viveva nel lusso in Albania: rintracciato latitante dal 2009
Fugge dalla giustizia e vive nel lusso in una località di mare. È la realtà che hanno accertato i Carabinieri della Compagnia di Bianco mentre erano alla ricerca di Plaku Ilir, 55enne albanese, ricercato in Italia per associazione finalizzata al narcotraffico e resistenza a Pubblico Ufficiale. Latitante dal 2009, l’uomo si trovava all’epoca a Brancaleone, dove era sottoposto all’obbligo di dimora, quando ha fatto perdere definitivamente le sue tracce. Condannato successivamente dalla Corte d’Appello di Cagliari, per cumulo pene, a oltre 5 anni e 11 mesi di reclusione, Plaku Ilir era ritenuto parte di un’associazione che trafficava in stupefacenti ed esseri umani, sia sul territorio nazionale – in particolar modo la Sardegna – sia in ambito internazionale. Le sue ricerche, però, condotte anche con mandato d’arresto europeo, sono state vane per 12 anni. Almeno fino a quando, negli ultimi mesi, i Carabinieri hanno avviato nuove indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri e della Procura Generale di Cagliari, sezione distaccata di Sassari. Attraverso un ampio monitoraggio del web, che nel nostro territorio ha visto impegnati il tenente Alessio Cinquepalmi e il Comandante Luigi Garrì della Compagnia di Bianco, gli investigatori dell’Arma sono riusciti a verificare che Plaku stava trascorrendo la sua latitanza, insieme ai suoi parenti, nella località di Shenavlash, frazione del Comune di Rrashbull, vicino Durazzo. Una latitanza dorata visto che, in numerose foto, l’uomo sembrava condurre una vita lussuosa e alla luce del sole, tra viaggi, cene di famiglia e abiti firmati.
I Carabinieri hanno quindi segnalato i nuovi, dettagliati elementi alla Procura Generale presso la Sezione distaccata della Corte d’Appello di Sassari, che ha richiesto al Ministero della Giustizia l’estensione delle ricerche in ambito internazionale. Una volta estese all’Albania, le ricerche hanno consentito alle forze di Polizia albanese, con il coordinamento di Interpol, di rintracciare il latitante proprio a Durazzo. Continua senza sosta, quindi, l’impegno del Comando Provinciale di Reggio Calabria nella ricerca di latitanti. Un’attività costante e pianificata, condotta con ogni forma di intelligence, anche attraverso il monitoraggio dei siti web.