Elezioni dell’Ordine dei Medici, Franco Napoli: “Mi candido per essere utile”

Sono ormai sempre più vicine le elezioni utili al rinnovo degli organi istituzionali dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria, nell’ambito delle quali sarà candidato, nella lista alternativa Nuovo Ordine dei Medici, il medico di Caulonia Franco Napoli. Per lo specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, Igiene e Medicina Preventiva, la tornata elettorale del 12, 13 e 14 marzo è fondamentale a un rinnovo completo dell’Ordine che, ritiene, negli ultimi anni non avrebbe funzionato a dovere.
“Stanco come tanti di stare in silenzio e subire – si legge in una lettera nella quale il dottore spiega le ragioni che l’hanno spinto ad avanzare la sua candidatura, – intendo contribuire a dare un nuovo assetto operativo al nostro Ente di Diritto Pubblico, che poco ha saputo tutelare i professionisti pubblici e privati e, soprattutto, i pazienti, attraverso opere di controllo, interlocuzione e denuncia di disservizi creati dalle varie Istituzioni.”
Secondo Napoli, infatti, non si può pretendere di “fare bene per gli altri se non si è saputo fare bene per se stessi” e “presso l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria, ormai da anni, gli iscritti hanno dovuto constatare che risultano molto discrepanti funzioni e poteri, con lo svilimento di una risorsa, via maestra verso l’uso meno efficiente di essa, in un settore così delicato della società che interessa tutti e tutto.”
Nella sua lettera, il medico denuncia infatti una non facile e aggiornata consultazione del sito di Albi Professionali, scarsa chiarezza, da parte degli organi preposti, nel comunicare agli iscritti quali siano gli elementi dell’Ordine che hanno designato i propri rappresentanti in seno a Commissioni, Enti od Organizzazioni Comunali e Provinciali/Metropolitane, una scarsa promozione di iniziative (spesso, per di più, a pagamento) che contribuiscano alla formazione continua dei professionisti reggini e troppe richieste inascoltate dall’Ordine di farsi parte diligente in un processo di conciliazione tra medici ed Enti o persone.
“Ormai da anni, al nostro Ordine, non si è compreso che non è solo per quello che si fa che si è ritenuti responsabili, ma anche per quello che non si è mai fatto – conclude Napoli, – dimenticando che ogni diritto implichi una responsabilità; ogni opportunità un obbligo; ogni carica un compito.”
Un atteggiamento, afferma il dottore, che deve essere immediatamente sovvertito, facendo comprendere ai componenti che ci si deve candidare solo essere utili al corretto funzionamento dell’organo.