Gli avvocati di Locri chiedono l’inserimento nella “Fase 2” del piano vaccinale
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del Foro di Locri si è rivolto alle Autorità competenti per chiedere di “voler individuare gli avvocati tra le categorie a rischio da inserire con priorità nella cosiddetta Fase 2 del piano di vaccinazione nazionale a carattere volontario.”
Gli avvocati di Locri, con una lettera sottoscritta dalla presidente Emma Maio, si sono rivolti alle autorità nazionali e regionali, quali il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della Giustizia, il Presidente della Regione Calabria, e ad altre autorità Nazionali forensi, sottolineando che l’Amministrazione della giustizia è espressamente compresa tra i Servizi Pubblici Essenziali, di conseguenza “l’esercizio della giurisdizione deve essere considerato Servizio Essenziale e di Pubblica Utilità per la sua stessa natura fondamentale per la civile convivenza dei cittadini.”
Il regolare e completo svolgimento della giurisdizione, in effetti, non può essere garantito “se non tutelando la salute di tutti gli operatori di giustizia (avvocati, magistrati, impiegati degli uffici giudiziari, ausiliari) tenuto conto che anche un solo contagio di uno di essi comporta il blocco dell’attività di un intero Palazzo di Giustizia, con inevitabile aggravamento del già corposo arretrato”. Nel contesto critico del periodo emergenziale “l’impegno degli avvocati non è mai venuto meno nell’opera di tutelare i diritti e le esigenze dei cittadini e delle imprese”. E, nonostante le precauzioni adottate, in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari: “l’avvocatura ha dovuto registrare un numero molto elevato di professionisti forensi che hanno contratto il Covid-19, anche con conseguenze letali.
“Pertanto – si legge nella missiva, – la regolare prosecuzione della giurisdizione non può prescindere dal perfetto stato di salute di tutti gli operatori della giustizia, ivi compresi gli avvocati e si rende necessario operare un bilanciamento tra i diritti fondamentali dell’inviolabilità della difesa, di cui all’articolo 24 della Costituzione, e quello alla salute sancito dall’articolo 32.”
Considerato che si è pervenuti alla fase in cui è possibile programmare le vaccinazioni anti-Covid, gli avvocati chiedono un rapido inserimento tra le categorie a rischio “con priorità” nella fase in corso del piano di vaccinazione.
Proprio in questi ultimi giorni il Commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo ha stabilito che il personale degli uffici giudiziari e quello delle Prefetture svolgono attività che rientrano nel “nel novero di quelle essenziali” e possono essere vaccinati, e gli avvocati chiedono un uguale trattamento su base volontaria.
Foto: atlantedelleprofessioni.it