Misura cautelare per un 20enne che curava una piantagione di marijuana

Ricostruito un solido quadro indiziario, grazie al quale i Carabinieri, a Taurianova, hanno eseguito la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria emessa dal Tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di N.F., 20enne incensurato di Melicucco poiché ritenuto responsabile, in concorso, del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. Già mesi fa i militari della Compagnia di Taurianova avevano arrestato in flagranza di reato il padre e il cugino mentre il giovane era sfuggito al controllo.
I fatti risalgono, in particolare, all’agosto scorso, quando i Carabinieri della Stazione di Cinquefrondi, con il supporto del reparto specializzato dei Cacciatori di Calabria, in zona impervia aspromontana compresa tra i comuni di Anoia e Melicucco, avevano rinvenuto una piantagione di marijuana costituita da 211 piante di altezza variabile da 0,3 a 1,7 metri, con un impianto di irrigazione a goccia, coperta da un alto muro di rovi e sterpaglie quasi impenetrabile.
Nello specifico i militari, dopo aver avuto accesso alla piantagione da una porta naturale scavata tra i rovi, avevano sorpreso e arrestato in flagranza di reato Pasquale Fossari, 51enne, e il nipote Francesco Fossari, 26enne, e sequestrato le piante rinvenute.
Solo grazie ai successivi risvolti investigativi, conseguenti alla incessante attività d’indagine condotta dai carabinieri per addivenire all’identificazione di tutti i soggetti coinvolti nell’attività illecita, è stato oggi possibile individuare il terzo soggetto, destinatario del provvedimento cautelare, quale complice nella cura della piantagione a conduzione famigliare, insieme ai congiunti.