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Colpi di pistola contro l’auto del Comandante dei Carabinieri di Cetraro

Nella serata di sabato sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco contro l’auto di Orlando D’Ambrosio, Comandante della Stazione Carabinieri di Cetraro, parcheggiata davanti alla caserma, negli spazi riservati alle auto dei Militari dell’Arma.
Secondo una prima ricostruzione delle Forze dell’Ordine, i colpi sarebbero stati esplosi da ignoti che viaggiavano a bordo di un mezzo subito allontanatosi, evenienza che ha fatto immediatamente istituire posti di blocco e fatto scattare perquisizioni in tutta la zona.
Per i Militari dell’Arma non sarebbe una coincidenza che il gesto sia avvenuto a pochi giorni dall’Operazione Katarion, che ha smantellato un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e operante proprio a Cetraro.

L’appello della Regione Calabria

Immediata la condanna del gesto a parte delle istituzioni, a cominciare dalla Regione Calabria, che ha diffuso ieri mattina una nota stampa riportante le dichiarazioni bipartisan dei Consiglieri Regionali Fausto Orsomarso e Giuseppe Aieta, che temono che il gesto possa demoralizzare la comunità cetrarese che proprio adesso si stava faticosamente affrancando dalla «drammatica realtà di città mafiosa.
«Di fronte a questo attacco rivolto allo Stato – affermano Orsomarso e Aieta, – rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche nazionali, affinché si dia un segnale concreto a Cetraro e all’intero territorio del Tirreno Cosentino più volte mortificato dall’arrogante attività ‘ndranghetistica». Un segnale, prosegue la nota, che potrebbe concretizzarsi nella «apertura della nuova Caserma dei Carabinieri realizzata e già completata da anni, elevandola e Tenenza. Questo sarebbe un atto concreto, realizzato in un momento delicatissimo per la comunità di Cetraro e per l’intero Tirreno Cosentino, così come disvelato dalle numerose inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.»

Nicola Irto: «Un atto che ferisce la coscienza democratica»

Nicola Irto, candidato alla Presidenza della Regione, afferma invece di ritenere quanto accaduto «l’indicatore di una situazione allarmante, che non può e non deve passare inosservata.
«Si tratta – continua Irto, – di un atto di violenza che ferisce la coscienza democratica della cittadina di Cetraro, dei calabresi e di tutti coloro che credono nei valori e nei principi della legalità, della convivenza civile e della verità. La risposta delle istituzioni, a tutti i livelli, deve essere forte e chiara, specie in questa area già tristemente nota per le sue infiltrazioni mafiose, dove deve sentirsi di più la presenza dello Stato».
Anche Irto sollecita dunque l’apertura della nuova Caserma e la sua elevazione a Tenenza e conclude affermando che «la criminalità organizzata prolifera dove attecchisce la paura. Noi non abbiamo paura.»

Foto: quicosenza.it

Redazione

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