Elezioni a Siderno: punto di non ritorno nella coalizione di centrosinistra?
Nonostante le elezioni Amministrative siano ancora lontane, questa settimana il clima politico sidernese si è arroventato a causa di due note stampa giunte a poche ore di distanza l’una dall’altra. A rendere degna di nota la faccenda, il fatto che ad alzare le barricate siano stati i circoli locali di tre partiti di centrosinistra, tra i quali sarebbe divenuta una volta per tutte evidente una spaccatura di cui chi segue la politica cittadina, in verità, aveva notato le avvisaglie da tempo. Mentre a un angolo del ring troviamo, infatti, Centro Democratico e Sinistra Italiana, dall’altro c’è la sezione locale del Partito Democratico, che ha dimostrato di non aver gradito un comunicato congiunto diffuso a mezzo stampa nella giornata di mercoledì scorso.
Andando con ordine, in una nota sibillina sottoscritta da CD e SI si auspica il ritorno in città della politica con la P maiuscola e che, debellato il “virus dei litigi” si prevengano “i rischi dell’autorefernzialità.”
La nota procede sostenendo che la mancanza di un percorso unitario rischia di rende vani gli sforzi di migliorare il sostrato politico-sociale di Siderno, anche in virtù di un tavolo di lavoro che ha riunito le principali forze progressiste e democratiche che “rimane interlocutorio, senza un percorso comune, solo con obiettivi tematici.”
La conclusione è riservata a una breve riflessione sul candidato a sindaco, che dovrebbe essere, per i due partiti, una persona specchiata, priva di ombre, esattamente come il resto dei candidati al Consiglio Comunale, in modo da rendere la compagine un baluardo di legalità e democrazia.
E proprio a questo passaggio ha replicato polemicamente il circolo sidernese del PD, che apre la propria nota stampa affermando che l’esternazione di questo ragionamento dovrebbe essere una forma di autocritica da parte della compagine che ha rappresentato la maggioranza in seguito alle Elezioni Amministrative del 2015 e che ha “condotto il Comune di Siderno allo scioglimento per mafia”.
In riferimento alla vaghezza del comunicato stampa e al fatto che si parli di un candidato a sindaco ancora non presentato, la nota del PD prosegue sottolineando che l’invocata politica con la P maiuscola “dovrebbe anzitutto esprimersi attraverso il linguaggio della chiarezza d’intenti”, se non altro per rispetto nei confronti della cittadinanza, e affermando che è proprio con l’intento di conseguire questo risultato che il circolo dem cittadino ha fin dal primo momento sostenuto con convinzione la candidatura di Mariateresa Fragomeni e il suo progetto di confrontarsi con la popolazione durante tutto l’arco di questa lunghissima campagna elettorale, due aspetti che renderebbero automaticamente trasparente e tutt’altro che autoreferenziale l’azione politica del circolo.
“Nell’attuale scenario politico sidernese – si legge infatti nella nota, – non esiste alcuna altra figura, al di fuori di Mariateresa Fragomeni, che abbia tale bagaglio di competenze ed esperienze, sia a livello politico-istituzionale sia professionale, da assumersi il gravoso impegno di guidare la città in questo delicato momento. Né una alternativa è stata con trasparenza e senza giochetti proposta.”
Insomma, per PD l’intento del comunicato di CD e SI altro non sarebbe se non quello di porre un veto sul candidato a sindaco con il ricatto di sfilarsi da una compagine che avrebbe indubbiamente i numeri per insediarsi in Comune, una condotta doppiamente subdola in virtù del fatto che, fino all’ultimo incontro di quel tavolo di lavoro considerato interlocutorio, non era stata espressa alcuna riserva in merito.
La nota stampa, si conclude, convince pertanto il PD a continuare nel solco dell’azione politica già intrapresa, forte del fatto, per di più, che “il confronto con vecchie e nuove generazioni che hanno imparato e vogliono superare questa logica distruttiva, ragionando solo in termini positivi” si starebbe dimostrando una strategia vincente.
La nota chiude con una (piccola) apertura nei confronti di CD e SI, ai quali si chiede di smettere di fare chiacchiere da bar e riprendere a ragionare insieme sulla proposta di rilancio per Siderno “perché non è certo con i veti e le antipatie personali che si possono gettare le basi per un futuro insieme. Altrimenti sceglieranno i cittadini.”
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