Tavolo tecnico in Regione con Dalila Nesci per parlare di sanità e lavoro

Dall’Ufficio Stampa Giunta Regionale
È stato avviato ieri mattina, nella Cittadella Jole Santelli di Catanzaro, un tavolo tecnico sulla sanità al quale, oltre al Presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha preso parte anche la Sottosegretaria per il Sud e la Coesione Territoriale, Dalila Nesci.
Presenti anche il Commissario Regionale della sanità, Guido Longo, il dirigente del dipartimento Tutela della Salute, Giacomino Brancati, e il dirigente generale della Programmazione unitaria, Maurizio Nicolai.
Dalila Nesci: «Leale collaborazione»
«Questa giornata – dichiara la Sottosegretaria Nesci, – segna l’inizio di una leale collaborazione tra me e la Regione. Oggi abbiamo avviato una serie di tavoli tecnici su dossier come la sanità e il lavoro. Il Governo è presente e conosce le difficoltà della Calabria. Sono certa che, insieme, raggiungeremo tutti i risultati prefissi.»
Nino Spirlì: «Affrontiamo argomenti strategici»
«La visita della sottosegretaria Nesci – afferma Spirlì, – era stata programmata nel nostro ultimo incontro a Roma. La sua presenza qui è molto importante e di grande stimolo. In tema di sanità abbiamo fatto il punto di tutte le argomentazione affrontate nei giorni scorsi con il generale Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.»
Case della Salute: «Serve accelerazione»
«L’avvio delle procedure e il successivo completamento degli interventi sulle Case della Salute sono tasselli fondamentali nel programma di potenziamento della rete territoriale regionale».
È quanto ha dichiarato Spirlì al termine dell’incontro con Guido Longo Dalila Nesci.
«L’obiettivo principale – spiega il Presidente, – è di rendere efficace la risposta del sistema sanitario nell’attuale contesto di emergenza Covid-19 e, successivamente, in chiave strutturale. Chiedo perciò ai commissari delle Aziende Sanitarie Provinciali una forte accelerazione nella predisposizione degli atti necessari all’avvio dell’iter progettuale ed esecutivo delle opere, su cui la Regione vigilerà costantemente.
«Destineremo – conclude Spirlì, – risorse alle altre Case della Salute previste negli atti di programmazione della rete territoriale a valere sui Fondi Comunitari e nazionali che verranno progressivamente resi disponibili.»
Il finanziamento di circa 50 milioni
Il programma di adeguamento edilizio, funzionale e tecnologico delle sei Case della salute della regione (Chiaravalle, Mesoraca, San Marco Argentano, Cariati, Scilla e Siderno) è, spiega una nota del dipartimento Tutela della Salute, “in forte ritardo di attuazione”. Il finanziamento originario era stato concesso a valere sulle risorse del Piano di Azione e Coesione 2007-2013, rideterminate con la Delibera di Giunta Regionale nº 40/2016 in 49.315.529,20 Euro. Per le Case della Salute erano inoltre state sottoscritte, tra la Regione Calabria e le ASP competenti, “le convenzioni regolanti i finanziamenti e gli adempimenti di competenza delle Aziende, che svolgono le funzioni di soggetti attuatori.”
Il dipartimento ha sottoscritto un report, curato dal dirigente del settore Edilizia Sanitaria, Pasquale Gidaro, sullo stato di attuazione del programma.
Chiaravalle
Per la Casa della Salute di Chiaravalle, di competenza dell’ASP di Catanzaro, il piano delle attività “è stato sottoscritto il 5 ottobre 2020 per la gestione della gara di affidamento lavori, essendo stata già sviluppata la progettazione fino al livello esecutivo. Invitalia ha pubblicato la gara per l’affidamento dei lavori l’8 marzo 2021. la scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 2 aprile 2021. Il cronoprogramma dell’Azienda prevede l’avvio dei lavori per il mese di aprile 2021 e l’ultimazione dei lavori per il mese di aprile 2024.”
Mesoraca
Per la CdS di Mesoraca (ASP di Crotone) “è già disponibile il progetto definitivo dell’intervento. L’Azienda sta valutando se affidare le funzioni di centrale di committenza a Invitalia o alla Stazione Unica Appaltante Provinciale, per lo svolgimento della gara di appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione delle opere. Il cronoprogramma dell’Azienda prevede l’avvio della progettazione esecutiva per il mese di maggio 2021. L’avvio dei lavori è previsto per il mese di gennaio 2022 e l’ultimazione degli stessi per il mese di giugno 2023.”
Siderno e Scilla
Quanto alle CdS di Siderno e Scilla (ASP di Reggio Calabria), il piano delle attività “è stato sottoscritto solo in data 18 marzo 2021, per la gestione della gara di affidamento della progettazione fino al livello esecutivo e per la successiva gara di lavori. Per entrambe, il cronoprogramma dell’Azienda prevede l’avvio della progettazione definitiva-esecutiva per il mese di giugno 2021. L’avvio dei lavori è previsto per febbraio 2022 e l’ultimazione degli stessi per il mese di agosto 2023.”
San Marco Argentano e Cariati
Per le CdS di San Marco Argentano e di Cariati (ASP di Cosenza), “non è ancora stato stipulato il Piano delle attività, in quanto l’Azienda, nonostante i ritardi finora accumulati, si è riservata di sviluppare internamente la progettazione sino al livello di progetto definitivo. Per entrambe, il cronoprogramma dell’Azienda prevede l’avvio delle progettazioni esecutive per il mese di dicembre 2021 e l’ultimazione dei lavori per il mese di aprile 2023.”
La questione ZES
Ma durante l’incontro si è parlato anche di Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive, Zona Economica Speciale e Porto di Gioia Tauro. A questa fase del confronto, oltre a Spirlì e Nesci, hanno preso parte anche l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Fausto Orsomarso, e i commissari di Autorità portuale di Gioia Tauro, ZES Calabria e CoRAP, Andrea Agostinelli, Rosanna Nisticò e Renato Bellofiore, il capo di Gabinetto, Luciano Vigna, e i dirigenti generali dei dipartimenti Presidenza e Programmazione unitaria, Tommaso Calabrò e Maurizio Nicolai.
«Parliamo di futuro»
«È la prima volta – spiega Spirlì, – che tutti gli attori interessati siedono allo stesso tavolo. Abbiamo parlato del futuro del Porto di Gioia Tauro e della zona industriale e, soprattutto, della possibilità di dare la stura a progetti importanti per quell’area. Siamo la porta d’Europa nel Mediterraneo, ma il Porto di Gioia non è ancora riuscito a decollare del tutto. È uno scalo che macina grandi numeri ma che è anche nelle condizioni di decuplicare la propria attività.»
Il CoRAP
«Per quanto riguarda il CoRAP – aggiunge il Presidente, – il tentativo è quello di salvare una realtà che, tra le altre cose, si occupa anche della depurazione in varie parti della Calabria e che, quindi, svolge un servizio essenziale, di cui non possiamo privarci. Serve, dunque, un’attenzione che, prima d’ora, nessuno ha mai avuto. Non si possono lasciare morire le imprese o i consorzi, ma bisogna trovare il modo di farli vivere per consentire loro di creare sviluppo e benessere per la Calabria.»
«CoRAP all’attenzione dei Ministri»
«Il presidente Spirlì e il Commissario Bellofiore – sottolinea Nesci in merito al CoRAP, – mi hanno investito della questione, che è già stata portata all’attenzione dei Ministri Giancarlo Giorgetti e Mara Carfagna. Quanto alla ZES, ho accolto con favore la proposta del presidente Spirlì, che ha messo la commissaria nelle condizioni di lavorare con il dipartimento Programmazione. Questo è un altro segno di concretezza e di collaborazione tra Governo e Regione.»




