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Scontro tra Vincenzo Maesano e Locride Ambiente sugli arretrati ai dipendenti

Torna di attualità la questione Locride Ambiente, con i lavoratori che sottolineano una volta di più di vantare numerosi pagamenti in arretrato e la società di gestione della raccolta dei rifiuti che punta invece il dito contro i ritardi nei pagamenti da parte degli Enti Comunali raggiunti dal servizio. Teatro dello scontro, questa volta, è il comune di Bovalino, dove i lavoratori, una decina di giorni fa, hanno deciso di entrare in stato di agitazione appoggiati da Slai-Cobas, manifestando dinanzi al comune per i ritardi (ammontanti anche a 6/7 mesi, è stato dichiarato nell’occasione) nella corresponsione delle buste paga. Il sindaco Vincenzo Maesano, dimostrando grande sensibilità per il tema, ha deciso di accogliere una delegazione di lavoratori per ascoltare le loro istanze, cercando al contempo di avanzare suggerimenti che possano aiutare a uscire dall’impasse.
«Insieme al responsabile economico dell’Ente Comunale – ha dichiarato Maesano agli operai, – abbiamo cercato di capire come sia possibile venire incontro alle vostre peculiari e legittime esigenze tenendo conto anche di alcune difficoltà legate alla mancanza delle note di credito che non sono ancora pervenute dalla Ditta, in quanto avevamo fatto delle opportune e necessarie contestazioni, mentre alle altre si può far fronte grazie all’art. 30 che prevede, in buona sostanza, che l’Ente possa soddisfare gli impegni economici non onorati dalla ditta, defalcando l’importo dovuto dal totale a loro credito.»
A tal proposito, Maesano ha anche rassicurato gli operai relativamente al fatto che, nei giorni immediatamente successivi all’incontro, sarebbero state pagate due fatture proprio con l’obiettivo di allentare le sofferenze delle famiglie e dichiarato di aver incontrato un esponente della società al quale era stato chiesto di non attribuire più la causa dei ritardi alle Amministrazioni Comunali, considerato che la responsabilità di fare fronte agli impegni assunti può e deve essere considerata soltanto della Locride Ambiente.

La risposta della società

La ditta dal canto suo, ha voluto rispondere punto per punto al primo cittadino, affermando di non riconoscersi nella situazione descritta.
Innanzitutto perché “i ritardi rientrano in una quasi fisiologica forbice di tre mesi” afferma una nota stampa diffusa in mattinata, in cui si sostiene che sia quasi doloroso dover ribadire un concetto già sostenuto in precedenti comunicati. Questo dato, prosegue la nota, non può essere pertanto considerato “indicativo di un disinteresse o di una incapacità di questa impresa a fronteggiare le situazioni o a gestire le finanze, come da qualche parte ultimamente si usa affermare.”
Locride Ambiente si dice poi stupita dal fatto che proprio un amministratore come Vincenzo Masano, che certamente “conosce la realtà nella quale la società si trova ad agire frequentemente”, affermi che la ditta segua la cultura dello scaricabarile, tanto più che sarebbe risaputo il numero di volte in cui è stato fatto “ricorso al credito bancario presso l’istituto che gestisce il servizio di tesoreria, sobbarcandosi così notevoli interessi per pagare appunto le spettanze ai dipendenti. Lo ha fatto perché i comuni non pagavano regolarmente le loro quote mensili, obbligo previsto dai vincoli propri di una società mista pubblico-privato.
“Anche il ricorso all’articolo 30 del Decreto Legislativo numero 50 del 2016 – prosegue Locride Ambiente, – richiamato dal primo cittadino di Bovalino, in forza del quale, in caso di impossibilità da parte della società, l’Ente Pubblico si sostituisce alla stessa e provvede al pagamento di stipendi arretrati, si potrebbe evitare, se ogni Comune versasse mensilmente la sua quota.”
La società ricorda dunque l’inderogabilità degli oneri economici cui è costretta a fare fronte, e sottolinea, in conclusione, come le condizioni di decoro di Bovalino sarebbero migliorate anche grazie ai servizi che ha sempre erogato con grande serietà.

Foto: infooggi.it

Redazione

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