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Attualità

Sergio De Caprio a Bianco: «La Calabria deve imparare a utilizzare le nuove tecnologie»

La scogliera di Capo Bruzzano ha ricevuto, nella giornata di mercoledì, una visita speciale. È stato l’assessore regionale all’ambiente, Sergio De Caprio, a esplorare quel luogo che accoglie ogni anno numerosi turisti. A proseguire, dopo la perlustrazione del posto, l’incontro organizzato sul lungomare di Bianco con le istituzioni locali. Presenti all’evento il sindaco di Bianco, Aldo Canturi, il vicesindaco e Consigliere Metropolitano Pasquale Ceratti, il presidente del consiglio del comune di Bianco, Francesco Marte, il presidente del comitato dei sindaci della Locride, Giuseppe Campisi e il consigliere regionale Raffaele Sainato. Gli ospiti, insieme ai sindaci territoriali, hanno discusso le criticità sulla questione ambientale relativa allo smaltimento dei liquami e alla raccolta dei rifiuti. Una manifestazione che si è trasformata in un momento di ascolto e confronto. L’obiettivo principale della serata è stato quello di cercare, insieme all’assessore De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, delle soluzioni condivise. L’attenzione è stata rivolta in particolar modo alla questione dei depuratori, che continuano a creare disagi ai cittadini e grattacapi alle cariche istituzionali. «Vogliamo che i nostri comuni si evolvano da un punto di vista amministrativo e culturale, in direzione delle energie rinnovabili» ha dichiarato De Caprio, chiedendo inoltre che venga raggiunto l’obiettivo di 200 kW di energia fotovoltaica. Sono previsti dei progetti sulla Fiumara Bonamico che, dal al santuario di Polsi, arriva fino al litorale, e l’assessore ha annunciato anche un progetto per la Fiumara La Verde. Altro punto trattato è stata la separazione delle acque bianche da quelle nere. Gli impianti a oggi presenti sono soggetti a continue rotture. È solo separando gli ambiti, secondo il Colonnello, che sarà possibile limitare i danneggiamenti. Le idee esposte dall’assessore non lasciano alcun dubbio. La Calabria deve essere in grado di utilizzare le tecnologie avanzate. Deve avere la forza, con l’aiuto dei singoli comuni, di dare un netto taglio al vecchio, lasciando così spazio al nuovo. Perché è solo nell’essere compatti che questa terra riuscirà a lanciarsi verso il progresso.

Carmen Nicita

Nata sotto un gelido freddo di febbraio. Pungente, a volte, tanto quanto quell'aria invernale. Testarda. Solitaria. Taciturna. Ama perdersi nei dettagli, anche quelli apparentemente più insignificanti. Quelli che in silenzio, in un piccolo angolo in disparte, sperano ancora di poter esser notati da qualcuno. Ama rifugiarsi nella scrittura, poiché è l'unica in grado di osservare ogni minima cosa. La sola in grado di conoscerla fino in fondo.

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