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“Le donne dell’acqua”, Gianluca Gallo: «Costruire alleanze»

Dall’Ufficio Stampa Giunta Regionale

«L’esigenza è quella di costruire alleanze tra istituzioni, società civile, pubblico e privato per sostenere e tutelare le donne, facendo conoscere la storia che hanno avuto nella storia e nella cultura dell’acqua».
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e al Welfare, Gianluca Gallo, durante la conferenza stampa, avvenuta nella sede dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria di Cosenza, dedicata alla prima giornata della campagna nazionale Le donne dell’acqua, iniziativa che intende contribuire a valorizzare la presenza femminile nel settore idrico e in agricoltura.
All’evento, promosso dall’ARSAC in sinergia con Donne Impresa Coldiretti Calabria, hanno partecipato anche il presidente regionale di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, il direttore generale ARSAC, Bruno Maiolo, e la coordinatrice regionale Donne Impresa Coldiretti Calabria, Angela Mungo. Per il Tavolo nazionale dei Contratti di Fiume erano presenti il coordinatore del progetto, Massimo Bastiani; Benito Scazziota, del Comitato di Pilotaggio; Paola Rizzuto, coordinatrice nazionale del Gruppo di Lavoro dedicato alle Donne dell’acqua per la valorizzazione delle politiche di genere.

«Raccogliere le sfide dell’agenda 2030»

«Fare il punto sugli sviluppi delle politiche di genere nel settore dell’acqua, attraverso quest’iniziativa – ha aggiunto Gallo –, consentirà di mettere a fuoco i molti nodi che restano ancora da sciogliere per raccogliere le sfide significative di Agenda 2030, come suggerito dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura e UNESCO sul tema acqua e politiche di genere».

Valorizzare il contributo delle donne

Secondo gli organizzatori “lo scopo è di creare percorsi di consapevolezza per valorizzare il contributo delle donne con le loro innovazioni (in ambito produttivo, tecnologico e di organizzazione aziendale) alla gestione della risorse idriche, alla lotta ai cambiamenti climatici, all’agro-ecologia, all’economia circolare e al turismo culturale sostenibile.
“Con un occhio – è stato specificato – ad alcuni luoghi di lavoro simbolo delle prime forme di partecipazione e aggregazione femminile, quali, ad esempio, gli antichi lavatoi, le anse dei fiumi dove si lavorava la canapa o la ginestra, le risaie, il lavori nei campi o nelle montagne”.

Il progetto itinerante

A questa prima giornata seguiranno una serie di incontri che toccheranno diverse regioni italiane. Il progetto itinerante intende contribuire a valorizzare la presenza femminile nel settore idrico e in agricoltura, per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere attraverso la promozione di coalizioni multi-attoriali, multi-settoriali e multi-valoriali.
Gli incontri sono progettati per poter acquisire e trarre il massimo vantaggio dalle diverse storie ed esperienze narrate per favorire lo scambio di esperienze, incentivare una partecipazione continuativa e diffusa e mirano a rinsaldare le identità territoriali e valoriali che, opportunamente utilizzate, potrebbero essere foriere di risultati interessanti per la costruzione di una rete di donne dell’acqua.

Redazione

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