Don Pino Strangio: “Ho la tranquillità di non aver mai favorito la criminalità”
Pubblichiamo in esclusiva la lettera con la quale Don Pino Strangio, che ha scelto la strada del silenzio e della preghiera in attesa di venire fuori dal processo che lo vede coinvolto, ha rassegnato le proprie dimissioni da parroco della Parrocchia Santa Maria della Pietà di San Luca al Vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva:
Eccellenza Reverendissima, avendo riflettuto e pregato, subito dopo il nostro incontro, in occasione della condanna inflittami in primo grado nel processo “Gotha”, emessa il 30 luglio corrente anno dal tribunale di Reggio Calabria, con la ferma coscienza di avere sempre svolto il mio ministero sacerdotale, nell’assoluto rispetto del prossimo e con la dedizione che al prossimo ogni sacerdote deve; con la tranquillità di non aver mai commesso alcunché che abbia potuto direttamente o indirettamente favorire quelle associazioni criminose che ho sempre avversato personalmente e nella mia opera pastorale, sforzandomi di creare tra i giovani una cultura all’insegna del rispetto, dell’amore e della legalità; sicuro che al termine dell’inaspettata vicenda giudiziaria, sarà riconosciuto, con la mia innocenza, il valore di quanto da me compiuto in oltre quarant’anni di sacerdozio e di attività pastorale, rassegno le dimissioni da ogni forma di attività pastorale a Vostra Eccellenza, in attesa che tutto si compia e tutto si chiarisca confidando nel Signore.
Nel ribadire la mia obbedienza a Lei, Eccellenza, la saluto chiedendo la Sua preghiera.
Don Giuseppe Strangio
Foto: quotidianodelsud.it