Locri: questa sera il premio “Radici calabresi”
Dall’Ufficio Stampa Città di Locri
Radici calabresi è il premio che l’Amministrazione comunale della Città di Locri ha inteso istituzionalizzare per conferire il giusto riconoscimento alle donne e agli uomini di origini calabresi che, con impegno e professionalità, hanno dato lustro alla Calabria consentendo di divenire fucina di personalità socialmente e culturalmente rilevanti in ambito internazionale. La prima edizione si svolgerà questa sera, 14 agosto, alle ore 21:30, e, tra gli eventi culturali dell’estate locrese, è stato inserito questo appuntamento nel giardino della Fondazione Zappia, che ospiterà la serata di premiazione. L’Amministrazione comunale, per questa prima edizione, di concerto con il consigliere comunale Carlo Previte, amico e dottore laureato all’Università La Sapienza, e la già dottoranda alla Sapienza Anna Maria Pancallo, con l’assessore alla cultura Domenica Bumbaca, ha inteso riconoscere il premio alla Rettrice della Sapienza di Roma Antonella Polimeni, visto il suo prestigioso incarico, la sua professionalità, l’amore verso questa terra e per la sua importante professione in campo scientifico, accademico e culturale. La cerimonia, a cui sono state invitate alte professionalità in campo accademico, vedrà il giornalista Pietro Melia intervistare la Rettrice e insieme a lei si dialogherà con gli illustri ospiti di Cittadini illustri nel mondo scientifico e accademico.
Afferma il sindaco di Locri Giovanni Calabrese:
Per la prima di questo premio non potevamo non conferire questo riconoscimento a una donna calabrese che si è contraddistinta per meriti e valori in campo accademico. Nel complimentarci con la professoressa Polimeni, tenuto conto delle eccellenze calabresi presenti in tutto il mondo e che hanno dato lustro alla nostra Regione distinguendosi in molti campi, dalla cultura alla scienza, dalla sanità al mondo accademico, dallo sport al sociale, dall’imprenditoria all’arte, ribadiremo le potenzialità e le professionalità della nostra terra che, purtroppo, devono andar via per poter esprimersi al meglio.
Istituendo il premio “Radici Calabresi” abbiamo voluto esaltare la nostra terra e dimostrare che la calabresità è un valore.