Sotto i cieli dei miei tanti altrove: Bologna
Di Luisa Ranieri
Ai giardini Magazzari
Oggi la mia città brilla nel sole
ché per le antiche piazze e tra le Torri
rapida passa la nuova primavera
che degli alberi ai giardini Magazzari
verde percorre i rinsecchiti rami,
sfiora la testa stanca di mia madre
e nel sorriso di una bimba indiana
larga risplende.
Emozioni in fuga
Sul treno dei pendolari
chiassoso si respira
l’alito caldo delle mille vite,
mentre, fuor dagli appannati finestrini,
mesta si stringe, scolorita e sola,
la pianura, in attesa del grigio
temporale.
Sul treno dei pendolari, una regina
del Senegal oggi è salita e,
sotto il turbante di azzurra cotonina,
negli occhi il sole della terra sua
caldo si porta
e intanto fuori trema.
Sul treno dei pendolari
con una prostituta nigeriana
oggi ho viaggiato:
biondi i capelli come una criniera,
neri i calzoni e gli stivali neri,
ad una leonessa assomigliava
ma nella voce aveva un pianto di bambina.
Sul treno dei pendolari
nell’aria calda delle mille vite
talvolta i passeggeri a un sonno
lento e pesante cedono,
mentre tra i pioppi scuri e l’umide campagne
veloci corron le emozioni in fuga.
Eurostar delle ore 8:00
Triste nella sua nebbia invernale,
tace la pianura padana.
Lontano il sole ed i festosi uccelli,
gli arbusti rinsecchiti hanno indossato
le bianche vesti della galaverna.
Immagini sfumate
d’alberi, ponti e casolari
mute davanti agli occhi passano.
Assente, si riposa il mondo
dal chiasso, dalla luce e dai rumori.
Tratte da Verso il mare, Franco Pancallo Editore
Foto di copertina: corriere.it