Strage di Melissa: una pagina buia della storia calabrese
Dall’Ufficio Stampa Dalila Nesci – Sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale
«Anche se sono stata impossibilitata a partecipare personalmente alla commemorazione dell’eccidio di Fragalà a causa delle condizioni meteorologiche particolarmente avverse, voglio comunque inviare il messaggio di vicinanza alla comunità di Melissa che oggi ricorda una delle pagine più tristi della storia italiana: l’uccisione di contadini inermi colpevoli solo di voler difendere un lembo di terra spettante loro di diritto». Lo ha detto, in un messaggio inviato al sindaco di Melissa Raffaele Falvo, la Sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci.
«L’eccidio di Fragalà si è consumato sullo sfondo di un corteo di migliaia di donne e uomini che chiedevano, con vigore ma pacificamente, terra e giustizia sociale. A 72 anni di distanza – ha aggiunto – la strage di Melissa è l’emblema di una presa di coscienza da parte della popolazione calabrese della necessità di un riscatto sociale. La volontà repressiva della strage di Melissa, cha scosse l’opinione pubblica a causa della ferocia con cui fu attuata, ebbe l’esito di rafforzare il processo di emancipazione dei braccianti e la richiesta di una riforma agraria. Oggi l’agricoltura rappresenta un settore di eccellenza per il nostro Paese, che è necessario valorizzare per garantire la crescita economica e sociale del Paese. Il Governo che ho l’onore di rappresentare, attraverso specifiche previsioni contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dedica particolare attenzione all’agricoltura, specificamente nella Missione 2, Componente 1, relativa all’economia circolare e all’agricoltura sostenibile, cui sono destinati complessivamente 6,97 miliardi. Le risorse ci sono, unitamente a competenza, propositività e passione da parte di tutti quei soggetti che – ha concluso Nesci – contribuiranno alla ripartenza del Mezzogiorno e, quindi, dell’intero Paese.»
Foto: ilcirotano.it