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Costume e SocietàLetteratura

Il contrabbando

Breve storia giuridica del contrabbando III

Di Agostino Giovinazzo

Alla disciplina degli illeciti doganali è dedicato il Titolo VII, capitolo I del Decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, nº 43 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale).
Gli articoli 282 e seguenti contemplano una serie di delitti di contrabbando, nonché una disciplina comune a tutte le fattispecie in relazione agli istituti del tentativo, della recidiva, dell’abitualità e professionalità della condotta. A dette disposizioni vanno, altresì, aggiunti gli art. 25 e 216, i quali puniscono il rifiuto, l’inattendibilità della dimostrazione circa la legittima provenienza di merci estere soggette a diritti di confine, trasportate o depositate nella zona di vigilanza doganale, nonché l’importazione e l’esportazione temporanea di veicoli a uso privato.
Le fattispecie di contrabbando previste dal menzionato DPR 43/1973 possono verificarsi attraverso i confini di terra, nei laghi di confine, per mare, per via aerea, nelle zone extra-doganali, nel cabotaggio e nella circolazione, attraverso irregolarità nella movimentazione delle merci ammesse a regimi speciali, detenute in depositi doganali, ammesse a restituzione di diritti, o in temporanea importazione/esportazione.
I reati in argomento si perfezionano con l’ingresso nel territorio doganale eurounionale delle merci soggette a diritti di confine e la loro mancata presentazione all’ufficio doganale competente, ovvero in tutti gli altri casi in cui le merci sono ammesse nel territorio doganale in sospensione di imposta e svincolate da tale regime, senza il rispetto delle formalità prescritte.
In tale contesto appare, quindi, imprescindibile un breve richiamo ai principi che regolano il presupposto impositivo dei diritti di confine, ovvero al fatto generatore dell’obbligazione tributaria.
È appena il caso di ricordare che il Regolamento nº 952/2013 del 9 ottobre 2013 dell’Unione Europea (istitutivo del Codice doganale dell’Unione), all’art. 5, punto 18, contiene la definizione di obbligazione doganale, rappresentata come “l’obbligo di una persona di corrispondere l’importo del dazio all’importazione o all’esportazione applicabile a una determinata merce in virtù della normativa doganale in vigore”.
In ambito nazionale l’art. 36 del DPR 43/1973 stabilisce poi che, per le merci soggette a diritti di confine, il presupposto dell’obbligazione tributaria è costituito, relativamente alle merci estere, dalla loro destinazione al consumo entro il territorio doganale e, relativamente alle merci nazionali e nazionalizzate, dalla loro destinazione al consumo fuori del territorio stesso.
Più di preciso, in tali fattispecie, l’obbligazione sorge alla data apposta sulla dichiarazione dal funzionario incaricato dell’accettazione presso il competente Ufficio delle Dogane, mentre, per le merci sottratte indebitamente ai vincoli doganali o, comunque, non presentate alle verifiche o controlli doganali nei termini prescritti, l’obbligazione sorge al momento in cui il fatto si è verificato o, qualora non sia possibile stabilire tale momento, quando lo stesso viene accertato.
Oggetto dell’obbligazione in parola è costituito dalla prestazione di una somma di danaro connessa all’importazione della merce; lato soggettivo, gli attori sono da identificarsi nel debitore da un lato, ossia la persona tenuta all’assolvimento dell’obbligazione doganale, e nel creditore dall’altro, ossia l’autorità statale competente a richiedere il pagamento.
Tale obbligazione tributaria si caratterizza, dunque, per il suo contenuto patrimoniale, per la pluralità di interessi sottostanti e l’indisponibilità in capo all’ente creditore, in quanto connessa alla natura di risorse proprie tradizionali dell’UE.
In buona sostanza, l’obbligazione doganale integra, quindi, una parte del rapporto giuridico che si instaura tra l’autorità pubblica e il detentore di una determinata merce e ha come contenuto un complesso di obblighi che la normativa impone a quest’ultimo, in ragione della detenzione.

Foto: stylo24.it

Tratto da Contrabbando doganale e delitti in materia di accise, edito da Key editore, collana diretta da Enzo Nobile.

Redazione

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