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Costume e Società

Buon compleanno, Métis!

Caro Métis, è trascorso un anno dalla tua nascita. Un anno non bello, se consideriamo quanto sta accadendo nel mondo. Ma, per certi aspetti, è stato anche un anno proficuo. L’anno in cui sei entrato a far parte della vita e della quotidianità dei calabresi. E non solo questo, perché ti sei spinto anche oltre. Sei stato onnipresente con il tuo tenerci aggiornati su quanto e su cosa accade non solo in Calabria ma anche nel resto del mondo. Ci hai deliziato con la tua cultura, la tua satira, la tua poesia, i tuoi magici racconti e la tua magica magia. È bello sognare. Credere che un giorno i posteri potranno vivere in un mondo migliore, che è quello che tutti gli uomini si augurano. E tu, Métis, in parte ci stai offrendo questa possibilità. Tu non annoveri solo la cultura locale, la cultura elaborata, ma anche e soprattutto la cultura semplice, quella rurale e autodidatta, con i migliori e sempreverdi poeti dialettali, con i nostri maestri di gastronomia, con i nostri artisti, i nostri cantanti e cantautori, autentici sognatori che tanto ci danno, mettendo disposizione il loro tempo, il loro cuore. Il tutto per amore della nostra meravigliosissima terra. E quale miglior contributo di questo? Quale miglior modo (in uno dei periodi peggiori della storia umana) di mettere a risalto che i calabresi sanno anche essere storia, cultura, cucina, arte, musica, e che hanno a cuore la capacità di vivere, di adattarsi a qualsivoglia intemperia, a qualsiasi clima? I calabresi sanno essere, sanno dare, sanno concedere e accordare al mondo la loro apertura mentale. E allora, grazie Métis, che ci fornisci la possibilità di dimostrare tutto ciò. Grazie di esserci. Di esistere. Grazie per il tuo sostegno. Per averci regalato e per continuare a regalarci delle belle sensazioni, dei momenti di svago, di apprendimento, di informazione.
Grazie a Jacopo Giuca, per il suo costante impegno, per l’amore che quotidianamente ci dedica. Grazie a Franco Napoli e all’Associazione Benessere per la Jonica per la centralità che hanno in Métis. Grazie ai quanti stanno lavorando ogni giorno per far crescere questo progetto editoriale innovativo ma solido nelle proprie fondamenta culturali e sociali.
Grazie ai redattori e ai relatori. Grazie ai poeti dialettali e non, ai maestri cucinieri, ai giornalisti, ai cantanti che con il loro impegno ti hanno trasformato, Métis, in una grande realtà. E, per la prima volta in tutta la mia vita, ringrazio pure me: grazie per aver preso a cuore il bisogno e la necessità che la nostra terra ha di confrontarsi con il resto del mondo.

Foto: papaincucina.it

Francesco Marrapodi

Francesco Marrapodi approda a Métis dopo aver ricoperto importanti ruoli in altre testate giornalistiche. 
È stato Redattore Capo per la provincia di Reggio Calabria de “L’Attualità”, collaborato con “Calabria Letteraria” e con “Alganews”, nonché con la testata giornalistica “In Aspromonte”. 
Ha studiato tecniche e metodi di scrittura del “Gotham Writers' Workshop”, è stato inserito nell’antologia “Ho conosciuto Gerico” in onore di Alda Merini con la poesia “La Nova” e fa parte dell’“Unione Poeti dialettali di Calabria”.
L’8 agosto del 2014 ha realizzato sulla spiaggia di Bianco una statua di sabbia raffigurante Papa Francesco, evento recensito da “Famiglia Cristiana” per il quale ha ricevuto il ringraziamento e la benedizione del Papa in persona. 
Si è reso inoltre promotore di una campagna contro l’inquinamento marino con “La morte di Poseidone”, statua di sabbia che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo. 
Francesco è oggi un punto di riferimento redazionale su Bianco e dintorni, con un ruolo di primo piano nella Redazione Cultura.

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