I grandi del mondo non sarebbero tali se non per acclamazione popolare. I grandi del mondo dovrebbero essere i patroti di ogni nazione, anche se quella nazione non è la loro. I grandi del mondo dovrebbero farsi promotori di pace, di amore, non di guerre o di anatemi che infervorano gli animi di quei pochi che non sanno svolgere il ruolo di grande del mondo. I grandi del mondo dovrebbero essere pronti a rischiare tutto in virtù e per amore di quelle vite che hanno scelto di rappresentare. I grandi del mondo non dovrebbero temere di assumere un ruolo diretto di mediazione diretta nei conflitti diretti. I grandi del mondo dovrebbero, se necessario, collocarsi, senza paure o esitazioni, davanti alle macchine da guerra e offrire la loro vita in cambio di quella dei cittadini. Allora sì che nessuno (e dico nessuno!), neppure il più accanito dei guerrieri, il più rispettoso delle leggi, il più ligio al dovere, oserebbe sparare un colpo contro di loro. E il mondo diventerebbe quel paradiso che ognuno di noi vorrebbe avere. I grandi del mondo dovrebbero, appunto, onorare il ruolo di Grande del mondo, e agire da Grande del mondo. Solo così l’umanità potrebbe vivere in pace e, di conseguenza, essere felice di avere la fortuna di possedere dei veri grandi a guida del mondo vero.
