Giornata dell’Autismo: “Le istituzioni diradino la nebbia dell’incertezza”
Di Grazia Scundi
Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con lo spettro Autistico.
Per anni ho organizzato il Blue Day: abbiamo illuminato di blu piazze, monumenti, abbiamo organizzato maratone, concerti e convegni.
Mi chiedo: a cosa sono serviti? A niente. Tutto è come prima e anzi peggio…
Oggi, l’unica mia consapevolezza è che mio figlio, autistico di 26 anni, è stato abbandonato ormai da anni da tutte le istituzioni preposte secondo le proprie competenze a garantire i servizi e tutto quanto previsto dalle leggi vigenti.
Ma oggi metto la mia faccia e pretendo risposte…
Vorrei certezze…
Lo devo a mio figlio, perché non voglio pietà, ma garanzie…
La sfortuna di mio figlio, non è essere autistico, ma essere un ragazzo autistico che vive nella nostra pur bellissima Locride, nella quale non viene garantito il diritto ad avere buona qualità della vita.
Chiedo pubblicamente all’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Tilde Minasi se è a conoscenza dello stato di abbandono in cui versano i ragazzi autistici adulti calabresi. Se sa che per i ragazzi con questa patologia non viene garantito nessun progetto vita, nessuna attenzione alle problematiche associate, nessuna terapia, nessun supporto alla famiglia… nessun lavoro durante noi per garantire il dopo di noi…
Oggi, la mia unica speranza è legata alla frequenza di Rocco al Centro Prometeo per l’Autismo di Pardesca, una struttura privata. Esprimo un ringraziamento alle terapiste Jessica Ieraci, Alessandra Bruzzese, Maria Teresa Filippone e Vanessa Cristiano, guidate dalla dottoressa Angela Vinci, per la professionalità che hanno sempre dimostrato… e soprattutto per la loro presenza e assistenza anche oltre il proprio orario di lavoro.
Oggi mi sento di esprimere un ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’attenzione alle problematiche di Rocco e, soprattutto, per il supporto alla famiglia, che mi ha incoraggiata facendomi sentire di non essere sola ad affrontare la mia battaglia.
Consapevole dell’impegno che il commissario prefettizio del comune di Bianco Francesco Campolo ha assunto per la predisposizione del progetto vita, manifestando un serio e concreto impegno da interlocutore con la sanità, mi sento di confidare nella sua attività di amministratore comunale insieme a gli uffici preposti, affinché si possa realizzare il progetto vita di Rocco.
Le mie considerazioni finali
Chi, più di un genitore di un ragazzo autistico, ama la vita talmente tanto da lottare ogni giorno fino allo stremo?
Per certi versi, si è fortunati se un nuovo giorno è come il precedente.
Si sogna e si vive come immersi in una foschia che non ti fa vedere con chiarezza dove vai.
Pochi sogni, poche prospettive…
L’unica certezza ce l’hai accanto. L’unica certezza è che sei tu la sua unica certezza.
Compito delle istituzioni dovrebbe essere semplicemente quello di diradare la nebbia e ampliare le certezze per tutti e nello stesso modo.
Solo cosi un nuovo giorno sarà un giorno nuovo anche per noi.
Solo cosi un nuovo giorno sarà un giorno nuovo anche senza di noi.
Foto: crescita-personale.it