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Attualità

Gli Europei di Volley e il riscatto di Siderno che passa dal Palasport

Pensieri, parole, opere… e opinioni

Lo sfinimento da pandemia e le preoccupazioni legate al conflitto russo-ucraino hanno fatto passare un po’ in sordina la giornata del 1º aprile, notoriamente appuntamento immancabile per i burloni di tutto il mondo che vogliono strappare un sorriso a suon di notizie esagerate e di marketing selvaggio. Certo, lo zoccolo duro dei creatori di meme non ha rinunciato alla burla di primavera (personalmente mi hanno colpito molto l’articolo di giornale che annunciava un ritorno all’ora solare imposto da una Commissione Europea un po’ seccata dalla troppa disomogeneità con cui gli stati dell’Unione avevano stabilito di adottare o meno il provvedimento e l’annuncio di un Gran Premio di Formula 1 a Venezia a partire dal 2024), ma i toni decisamente più sommessi rispetto agli scorsi anni sono stati un indice inequivocabile di quanto la bella stagione (climatica, ma anche morale) stenti a farsi sentire (al netto del mio stesso annuncio entusiastico di qualche settimana fa).
Certo, volendo rovesciare un noto detto, non è tutto pattume quello che puzza e, al netto delle disgrazie mondiali, qualche buona (anzi, ottima) notizia è arrivata anche questa settimana. A far tornare il sorriso sui volti tesi dei locridei, infatti, ci ha pensato l’annuncio che, questo fine settimana, Siderno sarà il teatro in cui si svolgeranno le partite di qualificazione del girone A agli Europei Under 19 di Pallavolo Femminile, che ci danno invece appuntamento in Macedonia dal 27 agosto al 4 settembre. Al centro del torneo, ovviamente, la nostra nazionale che, durante la tre giorni in programma dall’8 al 10 aprile presso il Palasport sidernese, dovrà sfidare le temibili Germania e Olanda per assicurarsi un posto nel tabellone dell’europeo vero e proprio.
In attesa di vedere come si comporteranno le Azzurrine resta la certezza di un risultato straordinario per la Regione Calabria, che ha finalmente l’opportunità di dimostrare al mondo di essere in grado di ospitare competizioni sportive di livello internazionale, per la Città Metropolitana, che potrà invece far sapere di quali professionalità del settore sportivo può fregiarsi, per la Locride, che farà vedere al mondo su quali bellezze può contare e, soprattutto, per Siderno, la cui Amministrazione Comunale, che domani mattina presenterà l’evento alla stampa, potrà finalmente far ricredere anche i più scettici sulle capacità di recupero del paese e sulla sua attitudine a fare da traino a tutto il comprensorio. Su questi temi, in effetti, si sono concentrati la vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi e il presidente del comitato territoriale di Reggio Calabria della Federazione Italiana Pallavolo Domenico Panuccio raggiunti, in questi giorni, dai colleghi di due distinte testate giornalistiche territoriali.
Dal canto nostro, accogliamo con giubilo la notizia anche per un fattore non di poco conto: quello relativo alla struttura presso la quale si giocheranno i tre match. Eretto con grande fatica e tra tremendi ritardi, il Palasport di Siderno, dal giorno della sua tanto agognata inaugurazione, ha fatto parlare di sé soprattutto in occasione di polemiche ed eventi negativi. Come dimenticare, infatti, la pretestuosa disputa sull’intitolazione della struttura a Eunice Kennedy o ignorare il fatto che, proprio quando la struttura avrebbe finalmente potuto ospitare le competizioni sportive, la pandemia ne ha dapprima sancito la chiusura, quindi il sequestro da parte di Regione e Protezione Civile per farne un hub vaccinale? Concluso il periodo caldo delle vaccinazioni, poi, il Palasport era stato semplicemente chiuso, rischiando di trasformarsi nell’ennesima cattedrale nel deserto della nostra Regione.
Fortunatamente, oggi questa cattedrale viene finalmente collegata alla civiltà dalla superstrada delle qualificazioni agli europei di pallavolo che ci auguriamo di cuor, possano essere solo il primo di una serie infinita di eventi di tale importanza per i quali il palazzetto aprirà le sue porte. Una di quelle storie di resilienza che ci fanno gongolare e per raccontare le quali, in definitiva, abbiamo deciso di aprire questo giornale (e di chiamarlo proprio Métis) poco più di un anno fa.
Adesso non ci resta che aspettare con trepidazione di vedere che cosa ci riserverà il futuro!


Edil Merici

Jacopo Giuca

Nato a Novara in una buia e tempestosa notte del giugno del 1989, ha trascorso la sua infanzia in Piemonte sentendo di dover fare ritorno al meridione dei suoi avi. Laureatosi in filosofia e comunicazione, ha trovato l’occasione di lasciarsi il nord alle spalle quando ha conosciuto la sua compagna, di Locri, alla volta del quale sono partiti in una altra notte buia e tempestosa, questa volta di novembre, nel 2014. Qui ha declinato la sua preparazione nella carriera giornalistica ed è sempre qui che sogna di trascorrere la vecchiaia scrivendo libri al cospetto del mare.

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