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Caraffa del Bianco: il piccolo borgo che ha bisogno di riscoprire la sua storia gloriosa

A pochi passi dall’Aspromonte, sorge un paese la cui validità storico-culturale, come in altri centri del reggino, al netto della presenza di una Pro Loco attivissima, è bisognosa di riappropriarsi della propria identità. Stiamo parlando di Caraffa del Bianco.
Questo piccolo Comune di soli 450 abitanti è stato, infatti, uno dei centri italiani con il più alto tasso culturale d’Italia. Basti dire che, negli anni ’20, sotto la guida dell’arciprete, monsignor Battaglia, che preparava i ragazzi alla scuola in forma gratuita, la società caraffese vantava un alto numero di scolarizzazione, tanto che gli atenei dell’epoca, basandosi sulla percentuale di laureati, dedussero che fosse una cittadella di almeno 30.000 abitanti.
Il paese ha dato i natali a medici di fama mondiale, ad architetti, avvocati, giudici, industriali e professionisti che hanno portato orgoglio all’intera società calabrese. E poi ci sarebbe la parte storica del paese, di vero valore simbolico, lasciata, in questi ultimi anni, nel totale abbandono. Palazzo Barletta, ad esempio, oggi alla mercé del degrado, è una struttura di grande interesse storico, giudicata tale dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Eretto nel 1559, il Palazzo fu dimora estiva dei Principi Carafa, e fu abitato, in seguito, da don Massimo Alvaro e dalla mamma, rispettivamente fratello e madre dello scrittore Corrado. All’interno del Palazzo c’è pure la camera verde in cui Rocco Verduci, insieme con Domenico Salvadori, Michele Bello, Pietro Mazzone e Gaetano Ruffo, i Cinque Martiri di Gerace, si riunivano per dare forza e coesistenza patriottica a quegli ideali di libertà che presto avrebbero unificato l’Italia.
Dopo anni di abbandono da parte dei proprietari, la struttura era stata acquistata, nel settembre del 2007, dal Comune, con l’intento di valorizzarla e di restituirla alla Comunità caraffese come atto di testimonianza dei valori e dei principi umani, nonché come meta turistica e patrimonio culturale di Calabria. Intento caduto nel dimenticatoio col subentrare delle amministrazioni successive.
Ma Caraffa, oggi, deve regalarsi la possibilità di tornare a essere quella di sempre, deve riacquisire il coraggio e l’orgoglio di sé stessa, questo le permetterà di voltare pagina e di salire su quel trampolino di lancio che la proietterebbe nel futuro. Sarebbe quindi compito del popolo caraffese prendere atto e ritrovare la forza (alla prossima occasione, le elezioni amministrative sono imminenti e serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutti i cittadini di buona volontà) di riprendersi, appunto, quell’identità culturale che (un tempo) gli ha orgogliosamente permesso di calcare gli scenari del mondo intero.


Edil Merici

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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One Comment

  1. In data 18 aprile ultimo scorso è stato pubblicato su Metis – Testata Giornalistica, un articolo con il titolo “Caraffa del Bianco: il piccolo borgo che ha bisogno di riscoprire la sua storia gloriosa”, nel quale si accusa l’attuale amministrazione di non essersi occupata della valorizzazione del centro storico ed in particolar modo del “Palazzo Barletta”; Per una corretta informazione si ritiene opportuno portare a conoscenza della comunità Caraffese tutte le azioni poste in essere negli ultimi dieci anni dall’Amministrazione Comunale, finalizzate al recupero e valorizzazione del centro storico nonché di Palazzo Barletta:
    E’ stato acquisito il parere della Soprintendenza per il progetto di Recupero della Cappella interna di Palazzo Barletta, con Parere Favorevole prot. N. 1313 del 12 marzo 2015 su progetto inviato ed acquisito dalla Soprintendenza con protocollo n. 1312 del 12 marzo 2015.
    L’Amministrazione Comunale ha approvato con Delibera n. 54 Reg. del 24 giugno 2016 il progetto preliminare dal titolo “Completamento degli interventi di recupero per la valorizzazione del Centro Storico – Restauro di Palazzo Barletta, dell’area Chiesa Vecchia, della Casa di Rocco Verduci, dei Viali antichi e della Fontana Boccalupi” per un importo complessivo di 1.650.000,00.
    Con determinazione dirigenziale n. 112 del 24.10.2017 sono stati approvati lo Stato finale e il certificato di Regolare Esecuzione dell’intervento “Riqualificazione e Recupero dei Centri Storici – Delibera CIPE n° 3/06 – APQ – Emergenze Urbane e Territoriali – L R n° 1/2006 – INTERVENTO DI COMPLETAMENTO DEL RESTAURO E RIUSO DI PALAZZO BARLETTA”
    Per la valorizzazione del Palazzo Barletta e del centro storico di Caraffa è stata firmata una apposita convenzione con il Dipartimento Patrimonio Architettonico ed Urbanistico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, nel mese di luglio 2018.
    E’ stata presentata richiesta di finanziamento sui fondi di cui al bando di finanziamento della programmazione regionale unitaria 2014/2020 (fondo per lo sviluppo e la coesione FSC 2000/2006 certificate sul POR Calabria FESR 2007-2013) – Avviso pubblico per la concessione di contributi finalizzati al progetto strategico per la valorizzazione dei borghi della Calabria ed il potenziamento dell’offerta turistica e culturale (decreto dirigenziale n. 6918 del 29/06/2018, pubblicato sul BURC n.71 dell’11/07/2018) candidando a finanziamento il progetto “Progetto Integrato “CARAFFA DEL BIANCO: BORGO DEL GUSTO E DEI VALORI” chwe prevedeva:
    1.a) Completamento della riqualificazione di Palazzo Barletta; 1.b) Acquisto e restauro di casa Verduci; 1.c) Riqualificazione delle vie del borgo nella parte del primo impianto cinquecentesco e riqualificazione dei “Viali” per un importo pari ad € 1.500.000,00.
    Al fine di valorizzare la storia di Caraffa del Bianco e del Palazzo Barletta l’Amministrazione comunale ha promosso la partecipazione al Convegno di Studi Storici “Sistema feudale e civiltà

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