Carabinieri sequestrano beni per 50mila € e un manufatto abusivo
Il Comando provinciale di Reggio Calabria dei Carabinieri prosegue nel suo monitoraggio costante del territorio. Nelle ultime ore, è stato eseguito un sequestro di beni nei confronti dell’imputato a un processo di ‘ndrangheta e sono stati apposti i sigilli a manufatto abusivo. Di seguito i dettagli.
“Spes contra Spem”: sequestrati beni per 50mila € a uno degli imputati
I Carabinieri della Compagnia di Taurianova, nei giorni scorsi, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – nei confronti di uno dei principali imputati del processo Spes contra Spem relativamente a conti correnti e partecipazioni sociali per un valore superiore ai 50.000 Euro.
L’attività d’indagine era stata condotta dai militari dell’Arma fra il 2020 e il 2021 e aveva permesso di riscontrare l’operatività della cosca di ‘ndrangheta Zagari–Avignone nel territorio del comune di Taurianova. Per tali fatti, la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria aveva richiesto e ottenuto provvedimenti cautelari per 11 indagati, ritenuti a vario titolo dediti in maniera capillare e sistematica a soffocare il tessuto imprenditoriale del territorio taurianovese, attraverso plurime vessazioni e innumerevoli richieste estorsive in pregiudizio dei commercianti.
Nello specifico, l’esecuzione del provvedimento patrimoniale è stato disposto nei confronti di un appartenente alla predetta consorteria mafiosa che, sulla base di meticolosi accertamenti di natura patrimoniale compiuti dai militari dell’Arma, è risultato essere l’unico amministratore nonché rappresentante di un’impresa che commercializza caffè in cialde. È stato altresì acclarato che, ancorché detenuto, l’odierno imputato ha continuato a gestire l’attività commerciale attraverso la moglie.
L’esecuzione del sequestro è stata attuata dai Carabinieri congiuntamente all’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Reggio Calabria, in ottemperanza alle disposizioni sancite del Codice Antimafia. Possibili sviluppi potrebbero aversi all’esito dell’udienza in camera di consiglio nell’ambito della quale verrà definito il procedimento di prevenzione.
Sequestrata struttura abusiva di 300 m²
A Palmi, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 3 persone per abusivismo edilizio di un fabbricato a uso abitativo, contestualmente sottoposto a sequestro.
In particolare, la natura abusiva del manufatto è stata accertata nel corso di sopralluogo dei militari dell’Arma unitamente a personale dell’Ufficio tecnico comunale, constatando fosse stata realizzata in cemento armato, mattoni forati e copertura in lamiera al di sopra di un garage interrato, sul quale risulta ancora pendente una pratica di condono.
Nel corso del controllo di polizia sono stati inoltre individuati anche 2 soggetti, già noti alle Forze dell’Ordine per diversi pregiudizi penali, in procinto di effettuare dei lavori presso l’abitazione.
L’attività s’inquadra nell’ambito di una serie di controlli in materia di abusi edilizi condotti dall’Arma sul territorio che, già nelle scorse settimane, avevano portato al sequestro di strutture e cantieri anche nel comune di Oppido Mamertina.
L’attività di prevenzione e contrasto agli abusi e in parallelo ai reati in materia ambientale vede i Carabinieri costantemente impegnati nell’ottica di impedire violazioni di legge ma anche l’inquinamento dell’ambiente e deturpamento dell’immagine e del decoro della Comunità.