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Mina Ghiate: “Ecco come mi hanno tolto le mie figlie”


Edil Merici

La Mafia Legale – Come i Servizi di Protezione dell’infanzia Rapiscono e Vendono i Bambini è il libro, disponibile anche in lingua inglese, con il quale Mina Ghiate racconta la tragica storia che ha vissuto in prima persona, alzando il sipario sulla legge sull’affidamento dei minori in Italia.
«Ho voluto svelare i segreti del funzionamento di questo sistema e quali sono le sue motivazioni. Ho rivelato che il sequestro di minori e l’adozione illegale è finalizzato alla tratta di bambini e al profitto illecito sulla loro pelle, un mercato che frutta 5 miliardi di euro l’anno.»
Nel libro sono raccolte le testimonianze dirette famiglie che hanno subito questo sistema, i cui figli sono stati presi dai servizi sociali spesso con motivazioni pretestuose.
Originaria del Marocco, Ghiate è laureata in lettere inglesi e, dopo il matrimonio, ha avuto due figlie. Nel 2006, dopo la separazione dal marito, si trasferisce in Italia per iniziare una nuova vita, e sposa un italiano con il quale si trasferisce a Reggio Emilia. Qui, tuttavia, l’uomo avrebbe cominciato a mostrare insofferenza per la presenza delle bambine rendendosi protagonista di atti di violenza domestica. Temendo per l’incolumità delle figlie, Ghiate si è allora rivolta ai servizi sociali che, tuttavia, le hanno sottratto la tutela delle minori sostenendo che non fosse in grado di tutelarle.
Comincia così un lungo calvario legale per la riconquista della custodia delle bambine che fa progressivamente perdere le speranze all’autrice, almeno fino a quando l’allora responsabile territoriale dei Servizi Sociali Federica Anghinolfi non viene indagata nell’ambito dell’inchiesta Angeli e Demoni e dello scandalo di Bibbiano.
Ghiate riprende allora con maggiore determinazione la sua lotta, fatta di proteste presso i Pubblici Uffici e di scioperi della fame, in seguito ai quali si vede addirittura accusata dalla psicologa dei servizi sociali di sfruttamento della prostituzione nei confronti delle delle due figlie.
Per tale reato, Ghiate sarà condannata in contumacia nonostante le analisi svolte dai medici al momento della sottrazione delle minori alla tutela della madre nel 2006 avevano dichiarato che le bambine non avessero avuto alcun rapporto né tantomeno subito violenza e le è stato definitivamente impedito di vedere le proprie figlie, che oggi risultano adottate a poca distanza l’una dall’altra.
Una storia sulla quale insistono ancora molti punti oscuri, che Ghiate sta cercando di portare alla luce grazie anche al supporto professionale dell’avvocato Francesco Miraglia, recentemente salito agli onori della cronaca proprio per aver scritto un libro ed essersi occupato di tutela legale nei confronti dei minori.

Foto di copertina: vita.it


“Birra”

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