Casignana: indagini scientifiche e restauri per valorizzare le risorse archeologiche
Di Stefano De Angelis
Ieri pomeriggio, presso la Villa Romana di Casignana, si è tenuto un interessantissimo convegno culturale che ha avuto come obbiettivo finale quello di mostrare al pubblico presente il ritorno alla luce di due meravigliosi lacerti pavimentali del noto sito archeologico. L’evento è stato presenziato da personalità importantissime, tra cui Fabrizio Sudano, Sovrintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e Vibo Valentia, coadiuvato da Alfredo Ruga Funzionario Archeologo della soprintendenza ABAP per RC e VV. Per la parte logistica e amministrativa erano presenti il Sindaco di Casignana Rocco Celentano e il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura Franco Crinò. La sinergia tra le parti è stata completata dagli interventi tecnici di Marianna Musella, Docente del Laboratorio di Restauro IV del Dipartimento Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria e di Donatella Barca, Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dello stesso dipartimento dell’UniCal. Casignana vede ulteriormente rafforzarsi il progetto di espansione culturale con forti ricadute sul settore del turismo a cui sono legati direttamente altri progetti per la valorizzazione del territorio. Nel contesto specifico dell’Archeologia balza in evidenza il fatto che Casignana, attraverso il lavoro di coadiuvazione tra il proprio Comune, la Sovrintendenza alle Arti e l’Università, vedrà formare direttamente sul posto quegli studenti chiamati a divenire i futuri professionisti nel ramo dell’Archeologia. A tale proposito si cita il finanziamento di 500mila euro predestinato, a cui potranno essere ulteriormente aggiunti finanziamenti europei derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che consentiranno di allargare le mire di restauro e indagine scientifico sui 15 ettari comprendenti l’intera area d’interesse. E infatti, sino a oggi, soltanto una piccola parte di quest’area ha potuto rivelare una piccolissima parte dei tesori che cela sia in mare sia nell’immediato entroterra. Tale progetto si prefissa d’invitare studenti italiani e di Università straniere che potranno dedicarsi a tempo pieno e in alternanza degli obbiettivi (tra turni di scavo e restauro) riportando alla luce le peculiarità artistiche della Magna Grecia e dell’Antica Roma. Al fine di accrescere ulteriormente l’interesse verso questo campus culturale e allargare lo spazio artistico potranno essere chiamati a intervenire Artisti di fama che, lasciando le opere all’interno del sito archeologico, contribuiranno a rafforzare la valorizzazione di tutta questa area. L’aspetto squisitamente tecnico è rappresentato dal fatto che qui si potrà fare direttamente Scienza. Infatti l’Archeometria, ovvero la Scienza applicata alla storia dell’Arte, consentirà grazie all’ampio spettro di conoscenze tecniche acquisite dagli studenti nei 5 anni di Studio dedicato (dalla Diagnostica, all’Informatica, alla Chimica, alla Fisica, alla Geologia per passare dalla Storia, Storia dell’Arte e Storia dell’Archeolgia) di poter intervenire con successo in quella che può non sembrare un lavoro complicato, bensì complicatissimo, pieno di responsabilità e di pazienza infinita ma di grande appagamento personale per quelli che saranno gli obbiettivi da raggiungere: riportare alla Luce le Meraviglie Antiche di Casignana.