Metrocity: lavori ultimati sulla SP1, la gestione dei rifiuti, il caso ZES e il cimitero di Armo
Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha annunciato la fine dei lavori della Strada Provinciale 1 Locri – Gerace, avviato un confronto a Siderno sulla gestione dei rifiuti e partecipato al Green Med Symposium, annunciato la sua opposizione al possibile spostamento della Zona Economica Speciale da Gioia Tauro e partecipato alla nuova inaugurazione del cimitero dei poveri di Armo.
Ultimati i lavori sulla SP1 Locri – Gerace: si attende fornitura dei guard rail per la riconsegna
Sono stati ultimati nei giorni scorsi i lavori di rifacimento della SP1 Locri – Gerace, nei tratti colpiti da eventi franosi causati dal maltempo. Il cantiere dell’importante arteria stradale della dorsale jonica, supervisionato nei mesi scorsi dal sindaco ff Versace, anche nella sua qualità di delegato alla viabilità, attende solo l’ultimo step per la consegna definitiva alla comunità dell’alto ionio reggino.
Il Consigliere delegato Rudi Lizzi, vicesindaco di Gerace, ha infatti informato che «l’impresa che ha realizzato gli interventi sta attendendo le forniture dei materiali per la realizzazione dei guard rail, ultimo tassello mancante per la chiusura definitiva del cantiere». Il ritardo nella consegna, dovuto ai rallentamenti nella produzione legate alla difficoltà nel reperimento delle materie prime, hanno causato lo slittamento nella conclusione dei lavori.
«Chiediamo ai cittadini – ha spiegato il consigliere delegato Rudi Lizzi – di avere ancora un po’ di pazienza. Purtroppo i ritardi nelle consegne dei materiali stanno interessando tutti i cantieri ed è un problema generalizzato, indipendente dalla volontà dell’Amministrazione o dell’impresa esecutrice. Non appena i guard rail saranno consegnati l’impresa ultimerà il lavoro, mettendo definitivamente in sicurezza l’arteria stradale che sarà a quel punto riaperta al traffico. Si tratta di un intervento molto importante per la nostra comunità e siamo consapevoli dei disagi che le interruzioni hanno causato in questi anni. Da parte nostra abbiamo sempre stimolato gli uffici e l’impresa affinché gli interventi potessero essere conclusi al più presto possibile. Adesso – ha concluso Lizzi – siamo davvero agli sgoccioli.»
Gestione rifiuti, Metrocity e Sindaci della Locride a confronto
Piano d’Ambito Territoriale Ottimale Città Metropolitana. Analisi proposta livello progettuale Definitivo. Conferimento Rifiuti Solidi Urbani, analisi e comunicazioni su situazione pagamenti dei comuni. Impianto di destinazione finale RSU al servizio del territorio della Locride. Questi i punti all’ordine del giorno dell’assemblea dei sindaci della Locride convocata dalla presidente Caterina Belcastro e a cui hanno preso parte il Sindaco ff della Città Metropolitana Versace, il consigliere metropolitano delegato al Ciclo integrato dei rifiuti, Salvatore Fuda e il Sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni.
L’incontro, che è stato ospitato nell’aula consiliare del Comune di Siderno, ha concluso il ciclo di appuntamenti programmati sul territorio dall’Ente di Palazzo Alvaro con l’obiettivo di approfondire la proposta definitiva del Piano d’ambito per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
Lo spirito generale che anima l’azione dell’Ente, ha evidenziato Fuda, «è quello della condivisione di scelte e proposte con gli amministratori e con i cittadini. È un metodo di lavoro ben preciso che ci siamo dati e in cui crediamo fermamente. In questi due anni ci siamo mossi in questa direzione anche sul fronte della partecipazione attiva alle scelte come nel caso dell’impianto di destinazione finale della Locride. Abbiamo escluso delle aree, come Siderno e Casignana, che hanno già avuto impianti, per individuare, attraverso un sistema tecnico affidato ai nostri esperti, le porzioni di territorio che è possibile destinare a tale servizio. Tutto ciò, è bene ricordarlo, avviene nel contesto di cambio radicale di governance, in virtù della nuova legge regionale che ha tolto competenze alla Città Metropolitana e alle altre ATO mediante il modello dell’ATO unica. Naturalmente noi, fino all’ultimo minuto, continueremo a lavorare lungo il nostro percorso, come dimostra del resto la pubblicazione del bando per la gestione degli impianti di Gioia Tauro e Siderno. Sulla nuova governance regionale – ha infine sottolineato il consigliere metropolitano – abbiamo chiesto al presidente Occhiuto di considerare la particolarità della Città Metropolitana e dunque la possibilità di poter gestire in maniera autonoma il ciclo integrato dei rifiuti, sempre naturalmente nel quadro del coordinamento regionale.»
Nel trarre le conclusioni del dibattito il Sindaco ff Versace ha poi rimarcato la centralità della fase d’ascolto «che la Città metropolitana sta attuando nei confronti delle comunità locali. Non possiamo tuttavia ignorare – ha poi aggiunto l’inquilino di Palazzo Alvaro – che il contesto generale per questo delicato e fondamentale settore sia caratterizzato da poca chiarezza in questo momento. Non sappiamo ancora cosa accadrà non solo per il Piano d’ambito dei rifiuti, ma anche per l’idrico e quindi lo sforzo è quello di delineare una strategia comune che non ci metta nelle condizioni di inseguire una nuova emergenza estiva. E poi bisognerà capire, anche in sede di Consiglio Metropolitano, cosa fare del Gruppo di Continuità rifiuti della Città Metropolitana alla luce della nuova multi-utility regionale. Vogliamo collaborare costruttivamente con il presidente Roberto Occhiuto, al quale abbiamo anche consegnato dei nostri contributi insieme alla richiesta di incontri con il coinvolgimento della conferenza dei sindaci metropolitani, sempre procedendo nel solco della nostra linea amministrativa. Peraltro mi preme ribadire, – ha poi concluso Versace – che noi non abbiamo mai detto di essere totalmente contrari alla multi-utility, semmai abbiamo rimarcato la necessità di tenere in debito conto l’ordinamento giuridico della Città Metropolitana che è diverso rispetto agli altri territori sulla base di quanto prevede una legge dello Stato, la Delrio, che purtroppo solo a queste latitudini non si riesce ancora a recepire in modo compiuto.»
La Metrocity a Napoli per il Green Med Symposium
La Città Metropolitana di Reggio Calabria è stata presente, con il consigliere delegato all’Ambiente Salvatore Fuda e il dirigente al Ciclo integrato dei rifiuti Vincenzo De Matteis, all’apertura del Green Med Symposium, il salone della sostenibilità in corso di svolgimento presso la Stazione marittima di Napoli. Su invito del Consorzio Nazionale Imballaggi, i rappresentati di Palazzo Alvaro sono stati chiamati a illustrare l’esperienza e le buone pratiche che l’Ente ha portato avanti, negli ultimi anni, in tema di ciclo integrato dei rifiuti e, in particolare, sui progetti inseriti nella programmazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza relativi al settore chiave dell’impiantistica.
Per il consigliere Salvatore Fuda, dunque, è stata «una grande occasione durante la quale abbiamo raccolto gli apprezzamenti per il lavoro svolto dal settore nell’elaborazione dei progetti caricati sul fondo PNRR destinato al completamento della dotazione di impianti in materia di differenziata.
«Investimenti per 98 milioni di euro – ha ricordato – indispensabili per la realizzazione di un Biodigestore per il trattamento dell’umido e una linea del secco sulla Piana, per le cinque stazioni di trasferenza programmate nelle varie aree, per un impianto di trattamento del cartone e un altro per le terre da spazzamento.
«Con orgoglio – ha continuato Fuda – la nostra esperienza ha raccolto plurimi consensi esaltando quello che, a ragion veduta, è stato identificato come un vero e proprio nuovo corso, contraddistinto dalla forte partecipazione e dal protagonismo consapevole dei diversi Comuni chiamati ad affrontare il tema dei rifiuti in uno spirito di comunità innovativo. Ringrazio, per questo, Fabio Costarella, responsabile dei progetti territoriali speciali dell’area Sud per il CoNaI, che ci sta accompagnando nella stesura del Piano d’ambito.»
L’occasione è servita anche per affrontare il nodo del raddoppio del Termovalorizzatore di Gioia Tauro: «Sollecitati sulla questione, abbiamo ribadito la necessità di riefficentare l’impianto esistente utilizzandolo, in una prospettiva di medio periodo, fino a un suo naturale esaurimento a favore di una politica rifiuti zero che non preveda più alcuno scarto. Non siamo ideologicamente contrari al Termovalorizzatore, ma promuoviamo un suo ammodernamento mantenendo le attuali linee con nuove tecnologie.
«Infine – ha concluso Salvatore Fuda – abbiamo fatto presente alla platea che, in Calabria, è in atto un cambio di governance sul settore, dopo l’approvazione della legge regionale che istituisce un’unica Multiutility su ambiente e idrico. Un processo che prosegue, comunque, a rilento e che ci vede, ancora oggi, affidatari di un servizio rispetto al quale continueremo a programmare e gestire. Fino all’ultimo minuto la Città Metropolitana farà il suo senza mai tirarsi indietro con il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto la nostra azione.»
No allo spostamento della sede ZES da Gioia Tauro
«Spostare la sede Zona Economica Speciale da Gioia Tauro sarebbe un errore imperdonabile. Il porto rappresenta il cuore del comparto industriale dell’intera Calabria, nonché il principale snodo in termini di sviluppo sul quale puntare per il futuro dell’area metropolitana, della nostra regione e dell’intero Mezzogiorno. Se le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi corrispondessero al vero il Commissario starebbe commettendo un grave smacco nei confronti del nostro territorio, un’eventualità che la Città Metropolitana di Reggio Calabria intende scongiurare con forza». Lo dichiara il Consigliere metropolitano delegato alla ZES Giuseppe Sera commentando l’ipotesi che prevede uno spostamento territoriale della sede ZES da Gioia Tauro a Lamezia Terme.
«Da lungo tempo, ormai, affermiamo che il porto di Gioia Tauro debba essere considerato il centro pulsante del progetto ZES, inteso come strumento per il rilancio degli investimenti pubblici e privati per la dotazione infrastrutturale e lo sviluppo del territorio. Già negli anni scorsi non eravamo del tutto convinti che un allargamento del perimetro della ZES avrebbe giovato ai programmi di sviluppo sul porto. Ma arrivare addirittura a paventare uno spostamento della sede sarebbe un grave errore strategico, soprattutto in questa fase in cui il porto di Gioia Tauro sta attraversando un momento di crescita, grazie alla sinergia virtuosa attivata con il coordinamento del Presidente dell’Autorità di sistema portuale Andrea Agostinelli.
«Scriveremo ufficialmente al Commissario ZES chiedendo che sia del tutto scongiurata l’eventualità dello spostamento – ha concluso il delegato Sera – Gioia Tauro è attualmente e deve rimanere il cuore degli investimenti ZES, come peraltro recita il piano strategico della ZES in Calabria. Spostarne la sede di governance per meri e non meglio precisati motivi logistici sarebbe un atto in netta controtendenza con le linee strategiche dello sviluppo cui anche la Città Metropolitana ha inteso contribuire fin dall’istituzione della stessa ZES, l’ennesimo colpo inferto a un territorio con grandi potenzialità ma in passato spesso frustrato da scelte che non rispondono al buon senso e alla logica.»
Rinasce ad Armo il cimitero dei migranti e dei poveri
«È senza dubbio un momento particolarmente toccante per l’intera città, che ricorda benissimo quanto accaduto sei anni fa sulle nostre coste. Una vicenda che difficilmente dimenticheremo e che fece registrare la scelta, ferma e decisa, dell’amministrazione comunale, con in testa il Sindaco Giuseppe Falcomatà, di voler assicurare una sepoltura dignitosa a quei quarantacinque corpi senza vita». È quanto affermato dal Sindaco ff di Reggio Calabria Paolo Brunetti durante la sobria cerimonia che si è svolta sulla collina di Armo in occasione della consegna del cimitero dei migranti e dei poveri, oggetto di una importante opera di riqualificazione realizzata dalla Caritas Diocesana Reggio Calabria – Bova grazie ai fondi dell’8xmille. All’iniziativa hanno preso parte anche il Sindaco ff della Città metropolitana Versace e l’assessore comunale Rocco Albanese accanto alle massime autorità cittadine.
Un appuntamento segnato da diversi sentimenti, ha poi evidenziato il primo cittadino, «perché da un lato c’è il conforto di veder restituita la dignità alle salme che dal 2016 sono state seppellite in questo cimitero ma, per altro verso, permane il grande dolore per un fenomeno epocale che ancora oggi continua a mietere vittime innocenti a causa della disperazione in cui vivono tante popolazioni del nostro pianeta.»
Questa giornata solenne è frutto di un percorso ben preciso che è partito nel 2016, ha poi rimarcato Versace, «su forte impulso dell’amministrazione comunale del tempo e, in modo particolare, su iniziativa diretta del Sindaco Falcomatà e degli Assessori Giovanni Muraca e Rocco Albanese, che all’epoca riuscirono ad individuare questa area del nostro territorio cittadino in cui poter allestire un cimitero dignitoso per queste povere persone. Tutti noi abbiamo ancora impresse nella mente le drammatiche immagini di quel giugno di sei anni fa – ha poi ricordato Versace – quando la città, in preda allo sgomento, dovette accogliere le 45 salme dei migranti morti in mare in seguito all’ennesimo naufragio. Un momento destinato a rimanere scolpito nella memoria collettiva e a cui l’amministrazione comunale fece fronte in modo efficace con grande attenzione e sensibilità, esaltando inoltre lo spirito solidale e le straordinarie doti di umanità che caratterizzano, da sempre, la nostra comunità cittadina. Questa vicenda, – ha infine concluso Versace – valorizza anche la capacità di dialogo e collaborazione tra istituzioni e tessuto sociale, con in testa la Caritas Diocesana di Reggio Calabria – Bova, che da anni svolge un’opera fondamentale per garantire dignità e decoro a questo luogo di preghiera e raccoglimento.