Bianco: un commissario… in vacanza?
Di Francesco Salerno
L’estate è ormai iniziata in Italia e il caldo dilagante di questi giorni ha già donato agli italiani voglia di mare e vacanze.
Vi è però qualcuno che pare essere in vacanza già da alcuni mesi.
Nel comune di Bianco, tra le mille vicissitudini politiche che lo hanno attraversato nell’ultimo anno, la figura del commissario sta divenendo infatti sempre più sfuggente.
Un numero crescente di cittadini si sta lamentando della gestione del comune e dell’apparente indifferenza di colui che dovrebbe traghettarlo sino alle prossime elezioni.
È risaputo che i commissari sono inviati pro tempore per mantenere funzionale il comune fino al primo esercizio della democrazia utile, ma a Bianco la popolazione si lamenta di disagi a vari livelli, dall’acqua che manca sino alla cattiva gestione della raccolta differenziata. Tutto ciò rientra nell’ordinaria amministrazione di un comune e, pertanto, è lecito aspettarsi che il commissario incaricato ne assicuri la funzionalità. Ma, allora, perché la popolazione è scontenta?
A quanto pare perché tali servizi essenziali non vengono svolti in maniera adeguata e, se è vero che nessuno si aspetta che il commissario trasformi il paese in Las Vegas, sembra legittima la pretesa che lo mantenga funzionale e pulito.
Vi domanderete perché i cittadini non denunciano direttamente al funzionario in questione il proprio malcontento. Ebbene sembra sia complicatissimo trovarlo in municipio…
Sembra infatti che il commissario di Bianco sia pressocché impossibile da trovare nel comune che è chiamato a gestire, manco fosse un personaggio mitologico.
E la politica locale cosa sta facendo o ha fatto per avviare un’interlocuzione che plachi il malcontento dei residenti (a parte attendere il risultato del ricorso della giunta uscente, s’intende…)?
La risposta sembrerebbe proprio essere “non molto”. Ci si è barricati dietro i “si dovrebbe”, i “la colpa è di Tizio”, i “se non fosse stato per Caio” e via discorrendo. Nulla di nuovo sul fronte occidentale, insomma.
Dinnanzi a tanto mutismo selettivo ci siamo sentiti in obbligo di dare voce a quella parte di cittadinanza scontenta dalla condizione in cui versa il comune secondo il sacro principio della libertà di parola, critica e opinione, restando comunque pronti a ricevere risposte e spiegazioni dalle varie parti chiamate in causa (e con l’auspicio che la discussione non si riduca a uno scarico di responsabilità per il tanto discusso commissariamento del comune).
Auspichiamo, ovviamente, anche un’intervento del commissario, innanzitutto per dimostrare la propria attenzione ai problemi e alle esigenze della popolazione di Bianco.