Ardore: “Tasse alle stelle per finanziare feste estive e contributi allo sport”
Di Giovanni Teotino, Rosita Muscatello, Lillo Panuzzo e Peppe Spanò
Durante l’ultimo consiglio comunale il gruppo di maggioranza ha approvato il Bilancio di Previsione per l’anno 2022, prevedendo un forte aumento delle tasse a carico dei cittadini ardoresi, nello specifico l’Imposta Municipale Propria E l’addizionale comunale.
A nulla è valsa la forte riluttanza e la dura opposizione da noi espressa nel corso del consiglio per neutralizzare la decisione di aumentare il carico fiscale dei cittadini in un momento storico in cui l’inflazione sta già erodendo fortemente il potere d’acquisto delle famiglie.
Il nostro gruppo di opposizione ha anche proposto un emendamento al bilancio, elaborato dal nostro capogruppo Giovanni Teotino, che avrebbe consentito di evitare tale aumento ma, prevedibilmente, lo stesso è stato bocciato dalla maggioranza.
La cosa più grave non è solo la decisione di aumentare le tasse di tutti noi che già, consentiteci, denota l’incapacità amministrativa di chi gestisce le casse comunali visto che ad Ardore non accadeva da moltissimi anni ma, ancor di più, la finalità per la quale è stato previsto l’aumento. Ci preme infatti sottolineare che ciò ha come fine ultimo il finanziamento delle feste estive in grande stile e l’aumento dei contributi allo sport (tradotto: contributi alla squadra di calcio).
L’emendamento da noi proposto e prontamente bocciato dalla maggioranza avrebbe consentito di eliminare il previsto aumento dell’addizionale comunale che verrà addebitata mensilmente ai cittadini in busta paga o nella pensione.
Nel corso della discussione la maggioranza ha provato a mistificare la realtà dei fatti sostenendo che l’aumento delle tasse fosse dovuto all’aumento del costo dell’elettricità per la pubblica illuminazione.Tale falsità è stata prontamente smontata dal nostro capogruppo che, mediante la presentazione dell’emendamento sopra citato, ha dimostrato che sarebbe bastato eliminare parte dei contributi per feste e sport e si sarebbe evitato l’aumento dell’addizionale comunale, ma la proposta dell’opposizione non è stata approvata perché è stato asserito (a nostro avviso con molta presunzione e poca attenzione verso i reali problemi che quotidianamente vivono le famiglie ardoresi) che i cittadini preferiscono pagare qualche decina di euro di tasse in più al mese pur di avere la festa estiva in grande stile e dare un contributo allo sport ardorese.
Entrando nel merito del bilancio possiamo affermare che, nonostante i sacrifici che si stanno chiedendo ai cittadini, vista l’eccessiva spesa portata avanti da questa amministrazione, il comune andrà in pre-dissesto (o peggio ancora in dissesto) entro la fine di questa consiliatura con la conseguenza che a quel punto le tasse schizzeranno al massimo per legge, lasciando questo fardello politico alla successiva amministrazione e un peso economico non indifferente alle famiglie.
Tale situazione, deficitaria da un punto di vista economico e finanziario, è divenuta ormai strutturale a causa di scelte scellerate fatte in questi anni dall’amministrazione in carica e fin da subito da noi contestate quando criticavamo duramente la decisione di stipulare mutui a carico dei cittadini quantificabili in circa 1,6 milioni di euro,poiché le rate annue sarebbero dovute essere rimborsate dalla comunità mediante le tasse e i tributi locali.
Quando i mutui a carico dei cittadini, sotto forma di nuove imposte e tasse, sono finalizzati alla realizzazione del manto erboso del campo sportivo, del rifacimento dei marciapiedi del corso e della piazza sarebbe bello conoscere la reale propensione dei cittadini a sostenere tali spese di tasca propria e non darlo per scontato, come ha fatto il Sindaco nel corso della discussione dell’ultimo consiglio comunale.
Negli anni scorsi abbiamo presentato una mozione in cui chiedevamo all’amministrazione di trovare soluzioni concrete atte a efficientare la rete idrica urbana al fine di superare l’annosa problematica della carenza d’acqua (soprattutto in alcune zone del paese) e lo scandaloso spreco dovuto alle pessime condizioni delle condutture. La nostra proposta in quel caso, fu proprio quella di ricorrere all’assunzione di un mutuo. Giusto per la cronaca, in quell’occasione ci fu detto in consiglio comunale che non era opportuno per il comune, vista la difficoltà finanziaria dell’ente, sottoscriverne uno e, infatti, del mutuo per la rete idrica non vi è traccia. In compenso, mentre la penuria d’acqua gravita sulla vita di tantissime famiglie ardoresi, soprattutto in vista della stagione estiva, a breve partiranno i lavori di rifacimento del corso e della piazza pagati mensilmente da tutti noi direttamente in busta paga o come trattenuta della pensione!
Se si chiedono sacrifici ai cittadini, a nostro avviso, dev’essere per una giusta causa e non per dare sfogo alla propria vanità!