Lorenzo Festicini: “Incomprensibile la presentazione dei festeggiamenti per i Bronzi di Riace a Roma”
Dall’Ufficio Stampa INA
In occasione del 50º anno del ritrovamento dei Bronzi di Riace, anche il Presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro Lorenzo Festicini si è pronunciato sulla conferenza stampa svolta nella Capitale. «Seguendo le dinamiche della nostra Città di Reggio ovunque sono, in Italia o all’estero, mi onoro con orgoglio di esserne figlio e di farne conoscere le bellezze archeologiche, naturalistiche, storiche, religiose, culturali e umane, ma anche io, come Pasquale Amato, Sono rimasto attonito e amareggiato della conferenza stampa che si è svolta a Roma per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace». Continuando nel suo articolato discorso Festicini si pone delle domande, sul perché l’incontro si sia svolto proprio a Roma: «Che senso può avere la presentazione delle celebrazioni fuori della Città di Reggio Calabria? Quali altre motivazioni sottostanno a tale scelta? È la nostra città che custodisce insieme alle bellezze della natura donate da Dio come lo Stretto, l’Aspromonte e così via il magnifico Museo della Magna Grecia, della Sala Archeologica dove, tra i capolavori del mondo, rientrano i Bronzi di Riace, che si impongono con tutta la loro bellezza e munificenza». Lorenzo Festicini dichiara che «da tutto il mondo vengono per ammirare a Reggio Calabria questi capolavori artistici e storici. I politici locali e regionali, insieme al Governo centrale con tutta la stampa accreditata, avrebbe dovuto svolgere tale presentazione nella nostra città e sarebbe stata un’ottima occasione, purtroppo persa, proprio per coloro che dicono sempre di impegnarsi per lo sviluppo turistico e culturale, per attirare su Reggio Calabria un numero sempre maggiore di persone e personalità legate in vario modo al mondo storico, culturale, religioso, professionale e turistico. Condivido l’invito del nostro Sindaco facente funzioni al governo di venire a Reggio Calabria». Nella fase finale del suo discorso, il Presidente INA Festicini conclude dicendo che «non è la città, come stato detto, che viene proiettata sul panorama internazionale… ma è il panorama internazionale e governativo che si serve della ricorrenza per illuminarsi di ciò che è meraviglioso della nostra terra. Un’altra incomprensione per la nostra bella e amata Città di Reggio Calabria, che non giova a noi stessi. Soffriamo nel vedere tale leggerezza di non essere considerati, ma nel dono nella fede coltiviamo la speranza, restiamo fiduciosi e attendiamo.»