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Le considerazioni del PD su PPI, ZES e Ius Scholae


Edil Merici

Proseguono le attività della sezione calabrese del Partito Democratico, i cui consiglieri regionali, presieduti dal segretario Nicola Irto, hanno fatto sentire la propria voce in merito alla situazione sanitaria della Piana di Gioia Tauro, alla nomina di Giuseppe Romano alla guida della Zona Economica Speciale calabrese e nell’ambito di un’agorà democratica incentrata sullo Ius Scholae.

L’interrogazione a risposta scritta sull’emergenza sanitaria nella Piana di Gioia Tauro

Il gruppo del PD in Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sull’emergenza sanitaria, sempre più grave, che si registra nella Provincia di Reggio Calabria e nel popoloso territorio della Piana di Gioia Tauro in particolare.
Tantissime le questioni irrisolte che rendono un miraggio la tutela del diritto alla salute su quel territorio, a partire dal tortuoso percorso utile alla costruzione del nuovo Ospedale della Piana. Nell’interrogazione si rappresenta come “a distanza di 14 anni dall’inizio della procedura, il Responsabile Unico del Procedimento per la Regione Calabria, riscontrando una nota trasmessa dall’Associazione ProSalus di Palmi, in data 12 gennaio 2022 ha rappresentato che la consegna dei lavori non potrà avvenire senza che siano definite le vicende inerenti le problematiche su terre e rocce da scavo, lo spostamento degli elettrodotti, gli adeguamenti prescritti in sede di Conferenza dei Servizi, l’approvazione del Progetto Definitivo e, successivamente, del Progetto Esecutivo.”
Ma a destare preoccupazione è l’intera rete di assistenza territoriale nella fascia tirrenica reggina, nella Piana e nei territori pre-aspromontani che risenta risente di uno stato di emergenza costante, dovuto alla carenza di personale e alla mancanza strumentale e strutturale e aggravata dalla decisione, nell’ottobre 2021, di disporre la chiusura del Pronto Soccorso di Gioia Tauro.
Un quadro che adesso è ancora più fosco dopo la recente decisione, assunta con provvedimento del 10 luglio 2022, protocollo nº 34.841, dal Collegio di Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, con cui è stata disposta la chiusura dei Punti di Primo Intervento di Palmi, Scilla e Oppido Mamertina, trasferendo temporaneamente il personale medico presso il Pronto Soccorso del nosocomio di Polistena.
I consiglieri del PD chiedono, dunque, che il governo regionale faccia chiarezza sui provvedimenti da assumere, con celerità, per evitare che la situazione possa trasformarsi in una catastrofe sanitaria.
“La penalizzazione della Provincia di Reggio Calabria e del territorio della Piana di Gioia Tauro sotto il profilo della tutela sanitaria – dichiarano i consiglieri dem – non può essere tollerata ulteriormente. Servono risposte precise e un cronoprogramma degli interventi per invertire la rotta a partire dalla gestione dei PPI. A tal proposito il gruppo del PD si dichiara pienamente solidale con i sindaci del territorio in protesta proprio per segnalare che la situazione è arrivata vicinissima al punto di non ritorno.”

Le considerazioni sulla nomina di Giuseppe Romano alla guida della ZES

“Lascia davvero perplessi la nomina di Giuseppe Romano alla guida della ZES dell’area calabrese.”
A sostenerlo sono i consiglieri regionali del PD Mimmo Bevacqua, Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Irto e Raffaele Mammoliti, che mettono in discussione soprattutto le modalità con le quali si è arrivata alla sua indicazione.
“In pratica il governatore Roberto Occhiuto, accettando supinamente la decisione assunta dalla Ministra per il Sud Mara Carfagna, ha avallato l’indicazione di Giuseppe Romano che già sta guidando la ZES della Campania – proseguono i consiglieri regionali. – Non mettiamo di certo in discussione meriti e competenze di Romano, ma è inevitabile chiedersi come mai la scelta debba essere ricaduta su un soggetto che è già impegnato in Campania e non potrà dedicarsi a tempo pieno nella nostra Regione che, invece, avrebbe bisogno di una guida stabile per avviare finalmente la ZES.
“In Calabria non esistevano altre competenze in grado di assumere questo compito? – chiedono ancora i consiglieri dem – Procedendo in questo modo per nomine così strategiche, cercando quindi solo di compiacere i propri riferimenti politici romani, si finisce soltanto con lo svilire la Calabria e di mettere in secondo piano le sue reali necessità.”

L’agorà del PD sullo Ius Schoale

Si è tenuta l’agorà online Ius Scholae: una questione di civiltà, promossa dalla sezione della Calabria del PD, con la partecipazione del segretario regionale del PD Irto, del responsabile nazionale immigrazione e cittadinanza Matteo Mauri, del membro dell’assemblea regionale del PD Marwa El Afia, e del membro dell’Assemblea Nazionale del PD Cristiana Viola.
La Ius Scholae, come indicato, nel titolo, è una questione di civiltà sul quale il PD non intende arretrare. La sezione regionale del partito si schiera dalla parte delle ragazze e dei ragazzi in attesa dello Ius Scholae, fra questi vi sono anche ragazzi nati e vissuti in Calabria, italiani di fatto e non di diritto. L’incontro sul tema è stato molto positivo ed è stato utile a ribadire il sostegno del PD calabrese all’azione dei Parlamentari sull’approvazione dello Ius Scholae, una riforma della cittadinanza che non più attendere.
Il segretario Irto, durante il dibattito, ha dichiarato: «Non ci si può fermare sui diritti neppure nei momenti di emergenza. È opportuno parlare nei territori per far nascere una nuova consapevolezza. La sezione calabrese del PD dà un sostegno attivo ai gruppi parlamentari su una battaglia di civiltà.»
Matteo Mauri ha ribadito: «Vogliamo questa legge affinché la nostra società somigli sempre più a una comunità. Le migliaia di ragazzi cittadini di fatto devono diventare cittadini italiani a tutti gli effetti. Lo Ius Scholae è una battaglia giusta – e già questo basterebbe – ma è anche una battaglia utile. Vogliamo dare al nostro Paese una legge all’altezza dei tempi.»


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