Di Luisa Totino
In un giorno assolato di Luglio,
guardai negli occhi il mondo,
respirai la brezza,
ellenica e aspra,
della mia Trinacria,
rividi visi, pensieri, parole
sudore e sangue
nelle strade della mia città,
nei sentieri della mia vita.
Sarebbe toccato a me, quel giorno,
rendere vera la mia terra e la mia gente.
Far scorrere
fierezza e dignità nelle loro vene;
speranza e onore nei loro cuori.
Nell’attimo
di un lampo e di un boato,
ladro e assassino,
fui lacerato
nel profondo della mia esistenza,
dei miei ricordi, dei miei sogni.
E, in quell’attimo,
ogni parte di me
divenne roccia contro i soprusi,
semenza per un futuro florido
di giustizia e di pace.
Ogni parte di me,
adesso e per sempre,
sarà l’anima
del tempo
e della storia civile di ciascuno.
