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ArteCostume e Società

Artisti a disposizione


Edil Merici

Di Carmela Salvatore

Artisti in esposizione e artisti a disposizione quegli artisti che fanno parte del team di Maternità e Sacralità – I fini dell’amore, i volti dell’amore, mostra itinerante di arti figurative che è in esposizione da Gerace a Roccella Jonica da maggio a settembre 2022. Aggiungiamo altri particolari alla rassegna che vedrà allestite mostre e incontri con artisti calabresi che si sono resi disponibili a rappresentare il proprio comune di origine oppure che lo abbiano scelto come patria elettiva. L’iniziativa, rivolta in particolare alla sensibilizzazione del territorio, vedrà tredici creativi dialogare artisticamente con i detenuti della Casa Circondariale di Locri, anche loro partecipanti alle esposizioni con venti tele prodotte dentro la Casa Circondariale durante la detenzione (gli artisti locali sono: Mariella Costa, scultrice; Tiziana Zimbalatti, pittrice; Marisa Catalano, pittrice; Frank Armocida, fotografo; Natalia Albanese, pittrice; Girolamo Gullace, poliedrico; Giuliano Zucco, pittore; Emaniela Verbeni, pittrice; Fratelli Condò, ceramisti; Ilenia Ritorto, pittrice; Carmela Salvatore, poliedrica). Assieme, artisti locali e detenuti si confrontano con il territorio. Gli artisti locali discutono, raccontano le proprie esperienze professionali e personali che vanno dalla pittura e scultura alla fotografia. Proprio l’idea è quella di puntare sull’impatto emotivo ed emozionale, prodotto da tutti gli artisti interessati, dentro la società. Alcuni presenteranno opere cercando il coinvolgimento diretto che può rappresentare lo spunto per approfondimenti e discussioni. Il calendario prevede, dopo l’incontro con Marina di Gioiosa Ionica la cui mostra rimarrà aperta nella Sala del Palazzo Comunale dal 1º fino al 7 agosto, il proseguimento dell’allestimento dall’11 al 18 agosto a Locri, location Fondazione Zappia. A presentare l’appuntamento marinese, lunedì 1 agosto, è Ilenia Ritorto, e i comuni della ionica rappresentati dagli artisti sono Siderno, Roccella, Marina di Gioiosa, Gioiosa Ionica, Gerace e Locri. Ilenia Ritorto, pittrice, da anni vive e lavora in Calabria. Ha mosso i suoi primi passi nel mondo dell’arte frequentando il Liceo Artistico statale di Siderno e, successivamente, fatto sue diverse esperienze in esposizioni a livello nazionale di pittura figurativa. Negli ultimi anni racconta e commenta il duro momento che il mondo sta attraversando a causa della crisi pandemica realizzando opere pittoriche in cui si racconta come madre e di come sia cambiata la vita radicalmente e socialmente in questi due ultimi anni. Calata nella cultura e nella società ionica, cerca di interpretarla e di descriverla dal basso, raccontando ciò che sta cambiando e cosa comportano questi mutamenti nella vita quotidiana delle persone. Il racconto sarà completato dall’esposizione di una serie di opere sulla Maternità e sulla Sacralità dal suo punto di vista personale. La serie di opere, intitolata I volti dell’amore, si ispira alla vita di tutti i giorni, e a quella parte della maternità non patinata, poiché indaga la psiche nell’intimo dell’animo femminile.
L’ artista afferma che abbiamo bisogno del contatto con le cose belle proprio perché siamo gravati dai problemi che rischiano di farci cadere nella depressione o tristezza. È per questo che la bellezza è importante. È un emblema di speranza. Spesso il mondo ci chiede di indossare una maschera allegra, ma sotto la superficie c’è una tristezza che non possiamo manifestare, per non sembrare strani o deboli. L’arte può ricordarci la normalità del dolore. L’arte combatte l’ottimismo forzato della società dei consumi. Esiste per ricordarci con dignità che ogni vita comprende sofferenza, angoscia, solitudine e confusione. Siamo tutti squilibrati, in un certo senso. Siamo troppo intellettuali o troppo emotivi, troppo calmi o troppo irrequieti. L’arte che amiamo spesso ci attrae perché ci dà quello che ci manca, controbilancia quello che siamo. Quando siamo commossi da un’opera d’arte forse è perché contiene dosi concentrate di qualità di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Forse è piena della serenità che ammiriamo ma che non possediamo a sufficienza. Forse ha quella tenerezza a cui aneliamo e che non troviamo nelle nostre relazioni. O forse contiene il dolore e le emozioni represse con cui vogliamo entrare in contatto. L’arte ha il potere di renderci più completi, equilibrati e sani.
L’arte per troppo tempo ha suscitato un’eccessiva riverenza. In sua presenza ci comportiamo come quando incontriamo una persona famosa, ci irrigidiamo e perdiamo la nostra spontaneità. In realtà dovremmo rilassarci, come facciamo già con la musica, e imparare a usarla nel modo corretto, come una fonte costante di sostegno e incoraggiamento per migliorare noi stessi.
Secondo noi sostenere gli artisti locali significa salvaguardare ed evitare l’estinzione della propria identità culturale. È giusto esaltare l’ingegno dei nostri artisti affinché la cultura non si disperda e non venga sopraffatta dalla più banale forma di commercio.
Pensiamo che promuovere gli artisti locali sia compito delle Istituzioni e anche di saper valorizzare quanti lavorano con passione ricevendo apprezzamenti troppo spesso fuori dai confini regionali e non nella propria terra d’origine. Abbiamo pittori, scultori, fotografi e tanti altri artisti e troppo poco ancora facciamo per valorizzarli mentre esporre le loro creazioni e promuovere la loro attività dovrebbe essere motivo di orgoglio e di grande soddisfazione. È necessario creare più spazi, una vetrina importante per tutti loro. È necessario esaltare le opere di tutti i nostri artisti, meno conosciuti forse, ma non certo di scarsa qualità. Anche con l’arte e la bellezza delle opere scultoree, fotografiche e pittoriche dei nostri artisti, si può raccontare il nostro splendido territorio e far così conoscere la nostra cultura e le nostre bellissime tradizioni altrove.
Valorizzare l’arte, la cultura e il lavoro di artisti locali serve anche a testimoniare che gli investimenti in cultura generano valore aggiunto in vari campi, compresa l’economia. Sulla cultura si fonda l’identità di una società, la consapevolezza dei diritti umani, la stessa democrazia. È un ponte fra passato e futuro, dato che senza conoscenza non ci può essere progresso e gli investimenti fatti per mantenere, accrescere e diffondere conoscenze sono alla base del benessere di una società.


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