«London Bridge is down»: l’Inghilterra piange la scomparsa della sua regina
Di Maria Lavinia Toscano
La regina d’Inghilterra Elisabetta II si è spenta ieri sera all’età di 96 anni al castello di Balmoral, in Scozia, in cui si trovava per le sue vacanze estive. La regina da giorni presentava evidenti sintomi di sofferenza fisica, ma nessuno si aspettava una degenerazione tanto rapida. La famiglia, nella giornata di ieri, è stata invitata a raggiungerla nella sua dimora per starle accanto nei suoi ultimi attimi di vita. Dopo la morte del consorte e dopo l’ondata di Covid-19 dalla quale era stata colpita, sua maestà si definiva ormai esausta e stanca degli obblighi istituzionali. L’ultima volta che era comparsa in pubblico era stato alcuni giorni fa, in occasione dell’incontro con la nuova premier Liz Truss. Il suo regno è stato il più longevo di tutte le monarchie esistenti, ben 70 anni. Non appena è stata diffusa la notizia della sua scomparsa, è partita l’operazione London Bridge, ovvero il protocollo che viene applicato in caso di morte del Sovrano. Le parole che hanno attivato l’operazione sono state pronunciate da Sir Christopher Geidt, il segretario privato di sua maestà, che ha telefonato al neo primo ministro britannico affermando «London Bridge is down.»
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