Platì: il Consiglio Comunale non riconosce la decadenza del sindaco e chiede un parere legale
Continua a ingenerare polemiche la condotta del Consiglio Comunale di Platì, martedì mattina riunitosi finalmente in seconda convocazione anche per prendere atto della nota della Prefettura di Reggio Calabria del 31 agosto sull’incandidabilità di Rosario Sergi. La seduta, infatti, è stata teatro di un confronto particolarmente serrato tra l’opposizione rappresentata dal consigliere Giuseppe Leonardo e una maggioranza a cui hanno invece dato voce gli energici interventi del presidente del Consiglio Paolo Ferrara. La decisione finale dell’Amministrazione è stata quella di chiedere un parere legale in merito alla contestata candidabilità del primo cittadino considerato che, per come dichiarato dallo stesso Sergi durante la seduta, permangono forti dubbi in merito all’applicabilità della Legge Severino nel caso in questione. Tale decisione è stata considerata uno smaccato temporeggiamento da parte di chi si firma come Giannina Rossi (di cui altre considerazioni abbiamo pubblicato negli scorsi giorni in merito a questa vicenda) che sottolinea invece in una nota stampa come “la stessa legge Severino (Decreto Legislativo nº 235/2012) […] all’articolo 16, comma 2, stabilisce che ‘Le disposizioni di cui al presente Testo Unico, limitatamente a quelle previste per l’accertamento dell’incandidabilità in fase di ammissione delle candidature, per la mancata proclamazione, per i ricorsi e per il procedimento di dichiarazione in caso di incandidabilità sopravvenuta, si applicano anche alle incandidabilità, non derivanti da sentenza penale di condanna, disciplinate dagli articoli 143, c. 11, e 248, c. 5, del Decreto Legislativo nº 267 del 18 agosto 2000.’”
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