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Costume e SocietàLetteratura

Disponibile il volume con cui Rosario Scarfò ripercorre la storia politica della Locride


Edil Merici

Correva l’anno 1946 è il titolo del volume di ricerca storico/politica, edito da Promocultura e in vendita presso le edicole di Locri, a firma di Rosario Scarfò, da poco eletto presidente della Camera Penale di Locri, che affronta il tema del ritorno al voto democratico in 41 comuni della Locride subito dopo il ventennio fascista.
È il 2 giugno 1946 quanto l’Italia ricomincia il cammino della sua storia che, da quel momento, avvia un percorso repubblicano lasciandosi alle spalle ferite che rimarranno aperte per molti decenni a seguire.
La Locride si pone al centro della ricerca dell’avvocato Scarfò, che ripercorre uno per uno i dati delle elezioni amministrative in 41 Comuni, con i nomi dei sindaci e dei consiglieri eletti per quella che l’autore definisce un’iniziativa editoriale che «vorrebbe essere un piccolo fato culturale, una raccolta di dati per fornire un contributo alla ricostruzione storica delle nostre vicende». L’opera è il proseguo di alcune conferenze titolate Novecento Locrese che si sono tenute tra il 2018 e il 2019, fermate dall’arrivo della pandemia, che hanno segnato un confronto aperto che è approdato a un’analisi aperta sfociata nel considerare il cammino del territorio intriso di occasioni importanti che si pongono al centro di un movimento nuovo, una sorta di illuminismo della forza culturale locale, che si è affermata anche quando sembrava che il destino si fosse messo di traverso.
Il 1946, del resto, segna un passaggio storico importante per il territorio, che si ricollega allo sviluppo dei nuovi movimenti politici che seguono i partiti appena ricostituiti nella loro integrità e nelle loro sezioni locali, con tutte quelle differenze che si andranno a consolidare, negli anni successivi, quando in intere aree della Locride si andranno a contraddistinguere le classi dirigenti su posizioni moderate, con il grande centro rappresentato dalla Democrazia Cristiana, o saranno segnate da una maggioranza vicina al Partito Comunista Italiano e al Partito Socialista Italiano, con alcune roccaforti minoritarie come il Partito Repubblicano Italiano a Gerace, tutte animate a seguire un progetto di rinnovamento sociale ed economico.
Gli ultimi anni, segnati anche dalla pandemia, somigliano per molti versi al 1946 e alle tensioni politiche e sociali e alla voglia di rinascere della classe dirigente che, come allora, con la fine dei partiti, non trova una collocazione. In questi termini, dalla ricerca dell’avvocato Scarfò emerge la necessità di rifondare un nuovo quadro amministrativo che sia in grado di immaginare un progetto di sviluppo per il territorio.


Gedac

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