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Politica

Il riposizionamento sui tre irti colli catanzaresi


Edil Merici

Se il Sindaco Nicola Fiorita, da un lato, è sempre più stretto da una maggioranza con Antonello Talerico ufficialmente dentro e qualche spezzone riconducibile al Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, tentato da un’organicità più marcata con il Professore di Cambiavento, adesso c’è pure il fronte del Terzo Polo a muoversi, come una sorta di Falange.
Difatti, il termine riconducibile ai falangisti è più calzante che mai, visto che in quest’area rientra (notoriamente) pure Vincenzo Speziali e sempre il calabrolibanese,(-da qui il richiamo alle falangi maronite) in quest’ultimo periodo non solo ha ricucito un buon rapporto con Valerio Donato (dopo gli strascichi polemici e al fulmicotone, durante e immediatamente dopo la campagna elettorale), ma ha tentato di mediare tra questa area che ha sposato naturalmente e per convinzione, con lo stesso Sindaco.
E qui iniziano i problemi: se ai terzopolisti, da parte del Sindaco di Catanzaro, era stata paventata una sorta di convergenza per il bene della Città, settori di supporto a Fiorita avrebbero messo veti su i centristi del Terzo Polo, nel cui schieramento non si capisce bene se militi a tempo pieno il Consigliere Raffaele Serò (che dovrebbe essere, pure, il Segretario Provinciale di Azione), oppure lo stesso sia portato a confermare la solidarietà a tutto tondo con Antonello Talerico, che a sua volta sarebbe espressione di Noi con l’Italia (di cui è persino dirige te Nazionale), ma non risulta iscritto al gruppo consiliare comunale lupiano, bensì a quello civico e per di più, sempre insieme a Serò.
Insomma, un bel guazzabuglio, soprattutto considerando che Speziali, Donato, Roberto Guerriero e altri starebbero lavorando alla costituzione del gruppo consiliare di Azione al Comune di Catanzaro e lo stesso Speziali, da qualche giorno, risulta non in Calabria, bensì tra Roma, Milano e Modena.
Già, pure a Modena, dove gli antilupiani raccolti da Gianpiero Samorì (vi sarà Pino Galati?), assieme a Totò Cuffaro e Roberto Formigoni, faranno un tour di orizzonte e tra le prospettive, potrà esserci pure quella di indirizzarsi verso i lidi calendiani, con, sempre Speziali a fare da ponte tra questa area Democristiana, di cui fa parte pure Lorenzo Cesa (con il quale, certamente, si sarà incontrato e sarà informato).
E, allora, si ritorna in città a Catanzaro, dove questo gruppo di Azione si costituirà comunque in Comune e, non si farà certo mettere i veti da parte di coloro che sono considerati azionisti minori della maggioranza fioritiana, perché sia Speziali, sia Donato, sia Guerriero, sono piuttosto irritati da queste voci e Speziali più di tutti, al punto che chi lo sente parlare o chi gli ha strappato qualche commento, ha percepito tra una battuta delle sue (al netto di obliqui messaggi sarcastici e trasversali), l’intenzione da parte dell’eterno democristiano, di non consentire “insolenze” (le avrebbe definite proprio così!) nei confronti di questa aggregazione e nei confronti dello stesso Donato.
Certo, Speziali è pure amico sincero di Fiorita, ma ribadisce la posizione politica, dando spazio agli altri, soprattutto i Consiglieri Comunali, poiché sa bene che hanno un ruolo e su questo ruolo si deve costruire e poi comunque intende coadiuvare lo sforzo di Donato e Guerriero, non solo per spirito di Partito, ma anche per correttezza personale.
La quale, quest’ultima, intende che sia palesata anche da parte di Raffaele Serò, poiché nei colloqui con la sua amica Mariastella Gelmini, Speziali avrebbe fatto più volte presente che non trova concepibile come un Segretario Provinciale di Partito che si trovi a essere pure Consigliere Comunale della città capoluogo di Regione, non abbia costituito il relativo Gruppo Consiliare.
Per questo Speziali si è messo immediatamente in moto, assieme a Donato, Guerriero e Scarpino, offrendo i suoi contatti e i suoi discreti consigli.
Ma ha fatto capire pure sia a Roma sia a Catanzaro di non preoccuparsi delle pressioni di distrazione di massa, così come le ha definite, circa persino i ricorsi in atto per il Consiglio Regionale, di cui vi sarà pronunciamento a gennaio: «saranno un biondo risultato positivo, non perciò una vittoria di qualche insolente e arrogante soggetto», avrebbe sibilinamente detto, ridacchiando in maniera sorniona.

Foto: dire.it


Gedac

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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