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FILCAMS CGIL: “Pronti a un’azione di protesta dura nei confronti dell’INPS”


GRF

Dai Segretari Regionale e della sezione Pollino della FILCAMS CGIL

Vergognosa situazione per circa 30 famiglie calabresi lasciate alla fame.
Da circa un anno non ricevono un soldo dallo Stato nonostante l’approvazione del decreto di cassa integrazione e la situazione nella quale si trovano circa 30 lavoratrici e lavoratori calabresi che, a differenza dei loro colleghi del resto d’Italia, non sono stati pagati per come dovuto addirittura da gennaio 2022.
Totalmente abbandonati dallo Stato che li ha esclusi ingiustamente da una procedura di stabilizzazione dopo anni di lavoro precario al servizio della Pubblica Istruzione.
Assistiamo attoniti da un mese circa a un balletto fastidioso e cinico da parte delle sede di Reggio Calabria dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che si ostina a non pagare la Cassa Integrazione Guadagni, in sprezzo alla condizione sociale e umana di queste persone.
Ricordiamo che si tratta di lavoratori in età avanzata, ex Lavoratori Socialmente Utili delle pulizie negli istituti scolastici che non sono stati ricompresi dall’ondata di stabilizzazioni presso il Ministero dell’Istruzione (circa 1.000 persone in Italia) e che da Gennaio 2023, se le cose non cambieranno, per colpa della cecità e indifferenza di Governi e politica, saranno sbattuti in mezzo alla strada senza reddito e senza futuro.
Costoro, dopo un accordo nazionale tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le Organizzazioni Sindacali Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori e Unione Italiana del Lavoro, siglato presso il Ministero del Lavoro, in Roma, e decretato lo scorso luglio dallo stesso ministero, sono beneficiari per tutto l’anno 2022 di copertura con ammortizzatore sociale che devono pagare le relative tasse all’INPS regionale.
Ebbene, solo 22 lavoratori in Calabria, la maggior parte dei quali sulla provincia di Cosenza e Catanzaro, dipendenti ancora dell’azienda Team service di Roma, a oggi non hanno ricevuto le spettanze, mentre, paradosso dei paradossi, i loro colleghi del Lazio (facenti capo all’INPS di Frosinone) e Basilicata (INPS di Potenza) stanno regolarmente ricevendo la CIG.
Quindi, per come dice il detto, i lavoratori calabresi sono cornuti e mazziati!
Questa situazione è insostenibile quanto vergognosa, alcuni di essi non riescono più ad acquistare beni alimentari e medicinali per la sussistenza loro e delle loro famiglie.
Pertanto, stufi di questa situazione incredibile, stiamo procedendo a interessare la Prefettura calabrese e il relativo Questore in quanto, se a breve non riceveremo risposte in merito, ci vedremo costretti a organizzare forme di mobilitazione, anche aspre, nel tentativo di dare risposte ed evitare ulteriore drammi sociali e umani.


Gedac

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