Domani sera al Caffè Letterario Mario La Cava lo spettacolo di Guido Maria Grillo
Dal Caffè Letterario Mario La Cava
Domani sera, alle ore 21:00, presso il Caffè Letterario Mario La Cava, sito in Corso Umberto I 114, a Bovalino, andrà in scena lo spettacolo di Guido Maria Grillo, vincitore del Premio Pierangelo Bertoli 2022.
Nato a Salerno, Guido Maria Grillo si è laureato in Filosofia con una tesi dal titolo Lotta politica e sentimento religioso ne La buona novella di Fabrizio De Andrè. È musicista, cantautore, autore per il teatro e scrittore; dal 2009 a oggi ha pubblicato 3 album, 2 Ep e un singolo (Startup/Warner Music).
Ha collaborato con Levante, Musica Nuda, Cristiano Godano, Paolo Benvegnù e aperto concerti di Rufus Wainwright, Anna Calvi, Avion Travel, Marlene Kuntz, Paolo Jannacci, Niccolò Fabi e altri.
Nel 2011 è stato ospite al Premio Tenco per la presentazione della compilation Come fiori in mare. Nel 2016, in duetto con Levante, ha realizzato un video live di Salsedine, sua canzone contenuta nel terzo album.
È vincitore del Premio Bruno Lauzi 2017. È autore per il teatro e attore. Nel 2008 ha debuttato, al Parma Poesia Festival, Me-Dea della sua grazia, spettacolo di teatro contemporaneo interamente scritto da lui, in scena con l’attrice Francesca De Angelis. Nel 2015 ha debuttato, al Piccolo Auditorium di Cagliari, La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De Andre, spettacolo di e con Francesca Falchi e Guido Maria Grillo, prodotto da Origamundi Teatro/L’eccezione.
Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro, Questa nostra guerra, edito da Les Flaneurs Edizioni.
È vincitore del Premio Pierangelo Bertoli 2022.
La sua musica è sintesi del mondo da cui proviene ed è intrisa di malinconia, romanticismo, tradizione, emotività e, contestualmente, offre una nuova prospettiva sulla contemporaneità. Suoni e armonie classiche dialogano con elettronica e sonorità moderne, l’incontro tra contemporaneità e tradizione culmina nell’intreccio di italiano e dialetto napoletano, che si contaminano naturalmente, condividendo un suono, un timbro, una simbologia.
L’utilizzo del dialetto e il richiamo ad armonie e sfumature melodiche tipiche della canzone partenopea classica raccontano la sua radice musicale, ne celebrano la bellezza e, contestualmente, la traghettano nella contemporaneità del suo personale mondo musicale.