Ernesto Rapani: «Chi ha arrestato Matteo Messina Denaro sia d’esempio per i giovani»
Dall’Ufficio Stampa Senatore Ernesto Rapani
«La cattura del superlatitante e boss di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro è una vittoria dello Stato. Dopo 30 anni giustizia è, e sarà fatta. Lo dobbiamo nei confronti di tante vittime, tra cui il giudice Antonino Scopelliti, ucciso a Villa San Giovanni nel 1991 e per cui Messina Denaro è indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. Al contempo esprimo anche grande soddisfazione per l’operazione messa a segno dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri. Alla Benemerita, così come al Pubblico Ministero Paolo Guido, rivolgo sentimenti di gratitudine e riconoscenza. Con il grande orgoglio che da calabresi ci contraddistingue, formulo le mie congratulazioni al magistrato originario di Acri ma cresciuto a Cosenza, che ha seguito le indagini sulla cattura del boss della mafia. Un servitore dello Stato dai natali calabresi che ci inorgoglisce, con l’auspicio che possa essere da esempio per i tanti giovani che vogliono intraprendere la professione in magistratura». È quanto dichiara Ernesto Rapani, senatore di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Giustizia in merito alla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, avvenuta nella giornata del 16 gennaio scorso presso la una critica privata di Palermo nella quale il boss mafioso si stava sottoponendo a cure mediche.