Alla scoperta dei segreti di uno dei preziosi complessi monumentali della Calabria
Di Ilaria Solazzo
La leggenda della Madonna delle Armi è un libro scritto da Filomena e Gino Rago pubblicato da Edizioni Progetto Cultura. Il nome Madonna delle Armi deriva dal greco tòn armòn ossia delle grotte, degli anfratti, con riferimento ad alcune caverne sul monte Sellaro. Gli autori riportano in auge, con questa loro innovativa visione, l’opera prima dello storico Padre Francesco Russo, ne suggellano la valenza storica e ne rinnovano lo spirito educativo, narrativo e formativo per le future generazioni nel solco valoriale di una sempre più consapevole identità comunitaria.
Il luogo è da sempre meta di pellegrinaggi e ogni anno, il 25 aprile, vi si festeggia la celebrazione religiosa della Madonna delle Armi, durante la quale accorrono numerosi fedeli.
Nel territorio di Cerchiara di Calabria, alle pendici del Monte Sellaro, noto anche come Monte Santo, si erge uno tra i più preziosi complessi monumentali della Calabria e d’Italia, il Santuario di Santa Maria delle Armi, nonché una tra le più significative testimonianze dell’arte rinascimentale. Il pregevole complesso è posizionato a circa 1.000 metri sul livello del mare. Da qui è possibile godere di una straordinaria vista panoramica sulla pianura di Sibari e sul golfo di Taranto.
Scavato in parte nella roccia, il complesso architettonico sorge in un luogo anticamente occupato da un sito monastico di origine bizantina, come testimoniato dai reperti rinvenuti nelle grotte rupestri del Monte Sellaro. Infatti, intorno al X secolo, nelle aspre cavità del circondario, trovarono rifugio molti monaci di rito greco/bizantino. Qui San Pancomio eresse il Monastero di Sant’Andrea e istituì il culto della Madonna tòn armòn, in seguito, per assonanza, tradotta in Madonna delle Armi. Dopo un periodo di incuria, con l’arrivo dei Normanni, nel corso del XV secolo questo luogo sacro è divenuto nuovamente meta di pellegrinaggio.
Il libro concede ai lettori prima un momento immerso nella preghiera, offrendo pace all’animo. Poi ci fa scoprire la leggenda, per concludersi con delle poesie scritte da Filomena e Gino. Un libro molto interessante che consiglio vivamente a tutti di acquistare e leggere.