Su Cronaca Vera le motivazioni della sentenza dell’omicidio di Vincenzo Cordì
È stato un delitto atroce, quello di Vincenzo Cordì. Il gigante buono, come è stato definito da chi lo ha conosciuto e stimato, è stato ucciso la sera dell’11 novembre 2019 in località Scialata del comune di San Giovanni di Gerace. Per quell’omicidio la Corte di Assise di Locri ha condannato in primo grado, alla pena dell’ergastolo, gli imputati Susanna Brescia e Giuseppe Menniti e a 23 anni di reclusione Francesco Sfara.
Per conoscere le motivazioni della sentenza dei giudici di Locri c’è un ampio e approfondito servizio nell’edizione di questa settimana di Cronaca Vera, con un articolo a firma di Antonello Lupis, responsabile per la Calabria del settimanale nazionale di cronaca, attualità e costume, diretto dal giornalista Giuseppe Biselli.
Per la Procura di Locri, che ha coordinato le indagini eseguite, quello di Vincenzo Cordì è stato “un delitto atroce”, sul quale hanno indagato i Carabinieri, in particolare, del Nucleo Operativo Radiomobile di Roccella Jonica, che hanno avuto tra le fonti di prova anche una serie di intercettazioni, videoriprese e geolocalizzazioni dei telefoni cellulari della vittima e di alcuni degli imputati.