Sciolto il Consiglio Comunale di Locri
Nella serata di ieri il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha decretato ufficialmente lo scioglimento del Consiglio comunale di Locri a seguito della decadenza del sindaco Giovanni Calabrese, nominato lo scorso novembre Assessore Regionale alle Politiche del lavoro e formazione professionale.
“Si è configurata – si legge nel decreto di scioglimento, – una delle fattispecie previste dall’articolo 53 del Decreto Legislativo nº 267 del 18 agosto 2000, in base al quale la decadenza del sindaco costituisce presupposto per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Per quanto esposto si ritiene che, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b), nº 1, del D.Lgs nº 267/2000, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.”
Visto anche l’approssimarsi della data delle prossime elezioni amministrative, tuttavia, pare che, nella sostanza, nulla cambierà per i cittadini di Locri. Se interpretiamo correttamente quanto riportato nell’art. 148 del Testo Unico degli Enti Locali, infatti, lo scioglimento resterà un atto dovuto da parte del Consiglio dei Ministri (tema sul quale si dibatteva, non senza polemica, fin dal giorno in cui è stato ufficializzato l’ingresso di Calabrese in Giunta da parte della Regione Calabria) ma Giunta e Consiglio Comunale continueranno a rimanere in sella fino alla data delle prossime elezioni amministrative. L’Amministrazione guidata dal sindaco facente funzioni Giuseppe Fontana, insomma, assumerà il ruolo, potremmo dire, di “traghettatore” dell’Ente sulla sponda del rinnovo delle cariche comunali, che lo ricordiamo, è atteso per l’imminente primavera.