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PD Calabria: il Tavolo Adduce e i collegamenti tra aeroporto e stazione di Lamezia


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che commenta con sconforto l’esito del Tavolo Adduce sulla sanità e chiede collegamenti stabili tra aeroporto e stazione ferroviaria di Lamezia Terme.

“Dal Tavolo Adduce ancora uno schiaffo alla gestione della sanità”

“Purtroppo siamo stati facili profeti con i conti e le mirabilie della sanità di Calabria. Non si governa solo con gli slogan e con i social. I problemi in Calabria sono enormi e le soluzioni, al momento, praticamente inesistenti e non a caso il Tavolo Adduce è stato molto severo con la Calabria e con il commissario Roberto Occhiuto, se corrispondono al vero le ultime notizie trapelate dopo l’ultima riunione a Roma.”
Così, in una nota, il gruppo PD in consiglio regionale a proposito dell’ultimo verbale reso pubblico del comitato interministeriale sulla sanità calabrese. “Lo avevamo puntualmente segnalato per tempo in Consiglio e sulla stampa. Ci sono cose importanti che non vanno e che prima o poi presenteranno il conto – prosegue la nota del gruppo PD. – A partire dai presunti fondi che la Calabria avrebbe avuto in più quando è ormai chiaro a tutti, e al Tavolo Adduce soprattutto, che si trattava di una partita di giro non investita, di fatto, sui Livelli Essenziali di Assistenza, che restano al palo. Siamo e restiamo ultimi ed è questo il dato più grave, da noi puntualmente segnalato. Che dire, poi, di Azienda Zero, zero in tutto e per tutto? Rimane un mistero questa nuova Azienda e ancor di più un mistero chi dovrebbe guidarla. Fatto sta che le gare le deve indire per tutti l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro perché Azienda Zero, di fatto, non esiste, ed è questa una grande anomalia come lo è il superconsulente Giuseppe Profiti. Cosa ha prodotto fin qui il manager per la Calabria? Anche questo lo abbiamo segnalato per tempo, così come non abbiamo mai taciuto sulla vicenda dei medici cubani, pesantemente censurata, ancora una volta, dal Tavolo Adduce. Eravamo e siamo contrari all’arrivo dei medici cubani e non di certo per la loro provenienza, ma per le procedure messe in atto per il loro reclutamento. E oggi il Tavolo evidenzia ancor di più questi rilievi. Perché non si è investito sugli specializzandi calabresi procedendo all’indizione dei concorsi?”
“Da tempo – affermano ancora i consiglieri del PD, – chiediamo di utilizzare gli specializzandi. Grazie alle norme nate nel periodo pandemico, la Lombardia ne ha assunti 966, il Veneto 1.058, l’Emilia Romagna 1.099; tutt’Italia ne hanno immessi oltre 5.000. La Calabria? Soltanto 10! Inoltre, dopo che finalmente la procedura era stata attivata nell’agosto scorso e 370 specializzandi avevano risposto positivamente, neanche uno è stato ancora chiamato a lavorare. E, adesso, le spiegazioni ufficiali ammettono che la procedura iniziale è stata soltanto di natura esplorativa e che le assunzioni saranno subordinate ai concorsi. Così come abbiamo chiesto da tempo il perché i dispositivi diagnostici avanzati si trovano collocati, per lo più, presso le strutture private e la risposta arrivata è stata quella del silenzio. Abbiamo posto l’urgenza di una medicina territoriale adeguata alle nuove sfide e tale da offrire servizi e assistenza a una popolazione sempre più anziana e distante dai centri ospedalieri, ma anche qui, nessuna attenzione degna di nota.”
“Non ci fa certo piacere aver rivestito il ruolo di facili profeti – conclude il gruppo PD. – Ci sono problemi enormi nella sanità di Calabria che vengono puntualmente non affrontati, salvo vederli poi aggirati via social. Ancora una volta, come PD, siamo disponibili al dialogo per la migliore soluzione possibile di alcune di queste criticità, ma siamo certi che la maggioranza e il Commissario andranno avanti per la loro, triste, strada. D’altronde aspettiamo da mesi una discussione in consiglio regionale sul piano operativo sanitario senza che nessuno fornisca alcuna risposta.”

«Intollerabile che non si riesca a collegare l’aeroporto di Lamezia con la stazione ferroviaria»

«Sosteniamo da anni la necessità di un semplice, ma indispensabile prolungamento ferroviario che colleghi la stazione centrale all’aeroporto di Lamezia Terme: si tratta di soli due chilometri ed è intollerabile che non si riesca a realizzare. Quanto accaduto ai tifosi del Cosenza in ritorno da Modena non è che l’ennesimo episodio frutto di un diritto negato. E per fortuna non è avvenuto di peggio, considerando che il gruppo di tifosi ha dovuto dovuto percorrere sotto la pioggia battente una strada buia e attraversata da auto sfreccianti ad alta velocità.»
È quanto dichiara il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, che aggiunge: «Un aeroporto internazionale, qual è quello di Lamezia, non può presentarsi in queste condizioni: è la principale porta di accesso alla nostra regione e dovrebbe rappresentare il benvenuto per calabresi e turisti. Come si può, inoltre, non pensare a due metropolitane leggere che colleghino Lamezia a Scalea e Crotone per agire concretamente sulla mobilità e avvicinare i territori? Le mie proposte stanno, nero su bianco, nei miei interventi prodotti in Consiglio regionale in occasione dei dibattiti sui fondi europei. E pare quasi una presa in giro spendere milioni a Milano per allestire la promozione di una Calabria Straordinaria, quando poi a mancare in terra calabra sono i più elementari servizi ordinari.»


Gedac

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