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Anna Silvia Angelini: “Il genere femminile non si è mai scrollato di dosso gli stereotipi”


Edil Merici

A poco più di due settimane dalla Giornata Internazionale della donna, abbiamo incontrato la scrittrice Anna Silvia Angelini, autrice di due libri che parlano delle nuove sfide del femminismo contemporaneo e del sempre attuale problema della violenza di genere.
Quando è nata in te la passione per la scrittura?
L’idea di scrivere un libro era nel cassetto da tempo, l’incontro con l’editore Jean Luc Bertoni è stato decisivo. Così nasce la prima pubblicazione La Violenza declinata, nel 2019. Mi sono resa conto che si parla poco di quello che accade all’interno di un centro che si occupa di dare sostegno alle donne vittime di Violenza, e ho deciso di parlarne in prima persona, scrivendo due libri che ne portassero alla luce il lato oscuro. Sono libri che aiutano le donne a comprendere come agire per tutelarsi, in una società che non tutela le donne, propongono soluzioni concrete per i bisogni delle donne che chiedono aiuto. Libri che tutte le donne dovrebbero avere nella loro borsa, che insegnano a difendersi dalla violenza. Alcuni dei professionisti che collaborano con me da anni hanno contribuito in prima persona alla stesura del primo libro: le storie al suo interno sono vere, siamo una squadra, e per loro è motivo d’orgoglio che io porti la testimonianza di quello che facciamo.
A marzo 2022 la pubblicazione del mio secondo libro Legate da un sottile filo rosso, che dà voce alle donne, a quelle donne che con sofferenza sono uscite dalla violenza e che possono essere da esempio a chi sta subendo una situazione analoga.
Un libro documento, che sollecita la voce delle donne sostenendo che esse, quando subiscono violenze fisiche, emotive e sessuali, devono avere la forza di parlare e di rivolgersi ai centri antiviolenza per non soggiacere alla manipolazione dell’aggressore così da credere che la responsabilità dell’attacco che subiscono sia la loro e non di chi le aggredisce. Viviamo in un mondo che ha raggiunto notevoli traguardi sociali, sembra che il riconoscimento dei diritti e della parità di genere debba richiedere ancora fatica e tempo. Le storie di queste donne, non fanno altro che ricordare quanto il ruolo femminile contemporaneo sia ancora agganciato a degli stereotipi storici.
Quando hai pubblicato il tuo primo libro quali emozioni hanno preso il sopravvento in te?
Emozioni fortissime, guardavo il libro e sorridevo. Lì ho capito che tutto quello che avevo fatto per le donne vittime di violenza non andava perso, infatti il libro La Violenza declinata è parte integrante di un progetto che abbiamo portato anche nelle scuole. Insegnare il rispetto è fondamentale.
Ti chiedo solo tre aggettivi per descrivere il tuo primo progetto editoriale.
Scorrevole, realistico, coinvolgente.
Quanto tempo hai impiegato a realizzarlo?
Tre mesi.
La tua vita è costellata da molteplici passioni… Ci puoi svelare le due più importanti?
Andare in bicicletta, fare la mamma e la nonna.
Vivi in una città importante densa di storia, arte, cultura… Quanto ciò ha influito sul tuo amore per il mondo della scrittura?
Nettuno è una bella città con tanti luoghi storici, il Forte Sangallo è un luogo unico, in cui ho organizzato mostre d’arte importanti. Fu costruito tra il 1501 e il 1503 per volere di Cesare Borgia, detto il Valentino, sicuramente un luogo di grande ispirazione per artisti e scrittori.
Scrivi per gli altri o per te stessa?
Tutti e due.
Quanto c’è di te in tutte queste pagine?
Di me c’è la coerenza, la costanza di stare sul campo da 9 anni.
Quali i tuoi progetti futuri?
Progetti tanti, alcuni già consolidati. Nei prossimi mesi mi sposterò in Calabria e Puglia per le presentazione del mio libro, poi torna la 7ª edizione del Premio Donna d’Autore, che premia eccellenze femminili in vari ambiti, e la 4ª Edizione del Premio alle Arti.
Inoltre sto finendo la di scrivere il mio terzo libro e una sceneggiatura a cui tengo in modo particolare.


GRF

Ilaria Solazzo

La pugliese Ilaria Solazzo risponde in pieno alla definizione di “multitasking”. Giovane donna, ha alle spalle mille differenti attività: la redazione di libri, una buona esperienza nel campo della grafica, la pubblicazione di vari testi e non solo! È anche appassionata di lettura (specie la fantascienza), moda, costume e poesia. È giornalista pubblicista, blogger… e tanto altro. Dal decennio di nascita - gli anni ‘80 - ha ereditato la passione per la televisione che, per lei, si incarna nel binomio Carrà/Cuccarini. Dinamica, professionale, seria, ama la vita a colori.

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