ADVST
Costume e Società

Grazie, Maurizio, per averci dedicato la tua passione e il tuo tempo


Edil Merici

Oggi Roma perde uno dei suoi amati figli. Uno dei migliori. È morto all’età di 84 anni Maurizio Costanzo. Per molti è stato un trampolino di lancio, quei 15 minuti di celebrità che, se riuscivi a bucare lo schermo, si potevano ripetere in un istante che diventava un successo: è stato così per Alessandro Bergonzoni, Enrico Brignano, Giobbe Covatta, Gioele Dix, Enzo Iacchetti, Daniele Luttazzi, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Giampiero Mughini, Platinette, David Riondino, Vittorio Sgarbi, Dario Vergassola… Tanto disimpegno ma altrettanto impegno, come le campagne contro la mafia (era amico di Giovanni Falcone, spesso ospite nei suoi programmi). In seguito all’omicidio di Libero Grassi ha realizzato infatti con Michele Santoro una maratona Rai/Fininvest contro la mafia. Memorabile la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto Mafia made in Italy. E proprio questo suo impegno è sembrato essere la causa, il 14 maggio 1993, dell’attentato che avrebbe dovuto farlo tacere per sempre: una Fiat Uno imbottita con 90 chilogrammi di tritolo esplose infatti a Roma in via Ruggero Fauro, proprio mentre Costanzo transitava a bordo di un auto con la moglie Maria De Filippi. Una medaglia di cui andare fiero. Meno la storia della tessera numero 1.819 della P2.
Se Bruno Vespa ha riprodotto in televisione la terza Camera dello Stato, Costanzo ha inventato il salotto mediatico che, partito su Rete 4 si è successivamente ampliato su Canale 5, un luogo di transito e discussione, a volte alta, altre meno, in cui si fa prima a elencare chi non è mai stato invitato piuttosto che il contrario: alla fine saranno 32.800 ospiti. Persone comuni e personaggi affermati. È suo il primo talk show della televisione italiana (un genere che diventerà poi tanto imprescindibile quanto inflazionato). Bontà loro (Rai 1, 1976/1978) è il primo seme di una serie di programmi che avranno la loro fioritura finale nel 1982 con il Maurizio Costanzo Show, in scena dal Teatro Parioli di Roma.
Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo inizia come cronista di Paese Sera nel 1956. Altri sette anni per debuttare come autore radiofonico in Rai con Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo. Sono piccoli passi che lo portano alla televisione. È stato giornalista, ma anche autore radiofonico, televisivo, di canzoni (per Mina ricordiamo Se telefonando, scritta con Ghigo De Chiara, un successo nel 1966), di opere teatrali, sceneggiatore (per quattro film di Pupi Avati, per Una giornata particolare con Sophia Loren e Marcello Mastroianni diretti da Ettore Scola nel 1977). Ha alternato impegno e disimpegno, programmi buoni e ottimi a meno buoni e meno ottimi, è stato quello della camicia con i baffi nello spot Dino Erre Collofit… Tra i suoi programmi più noti, anche Buona domenica. Ha scritto numerosi libri, tra i quali Chi mi credo di essere (2004, in collaborazione con Giancarlo Dotto), E che sarà mai? (2006), La strategia della tartaruga (2009), Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi (2015), Vi racconto l’Isis (2016) e Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (2022). E non solo! Amante del calcio e grande tifoso della Roma, Costanzo, nel giugno 2021, aveva accettato il ruolo di consulte della Comunicazione del club capitolino ma, a fine febbraio dell’anno dopo si era dimesso lamentando che non veniva tenuto al corrente delle attività societarie. «Resterò per sempre giallorosso» aveva però assicurato.
Con la morte di Costanzo muore una parte di molti di noi che lo hanno stimato, amato e seguito per tutti questi anni. Grazie Maurizio, per aver dedicato la tua passione e il tuo tempo a noi!

Foto: isnews.it


GRF

Ilaria Solazzo

La pugliese Ilaria Solazzo risponde in pieno alla definizione di “multitasking”. Giovane donna, ha alle spalle mille differenti attività: la redazione di libri, una buona esperienza nel campo della grafica, la pubblicazione di vari testi e non solo! È anche appassionata di lettura (specie la fantascienza), moda, costume e poesia. È giornalista pubblicista, blogger… e tanto altro. Dal decennio di nascita - gli anni ‘80 - ha ereditato la passione per la televisione che, per lei, si incarna nel binomio Carrà/Cuccarini. Dinamica, professionale, seria, ama la vita a colori.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button