

Si è concluso il filone dell’abbreviato del processo scaturito dall’operazione antidroga della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro denominata Adelphi. Il Giudice per l’Udienza Preliminare ha disposto 7 condanne e 6 assoluzioni.
Il GUP distrettuale Gabriella Pede ha condannato Nunzia Berardino, di Valenzano (BA) a 6 anni di reclusione; Giuseppe Corsini, di Montecchio Maggiore (VI) a 4 anni, 7 mesi, 20 giorni di reclusione; Giorgio De Masi, di Voghera (PV), a 18 anni di reclusione; Rocco De Masi, di Gioiosa Ionica, a 18 anni di reclusione; Antonio Marte, di Bologna, a 17 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione; Leonardo Marte, di Bologna, a 18 anni e 20 giorni di reclusione; Sebastiano Pelle, di Benestare, 18 anni di reclusione; Mario Ursini, di Gioiosa Ionica, 18 anni di reclusione.
Sono stati invece assolti Sebastiano Giampaolo, 67 anni, di San Luca, difeso dall’avvocato Antonio Femia (a fronte di una richiesta del Pubblico Ministero a 21 anni di reclusione); Cataldo Girasoli, 46 anni, di Terlizzi (BA) difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Nicola Quaranta (24 anni); Giuseppe Nirta, 49 anni, di Casignana, difeso dall’avvocato Piermassimo Marrapodi (in questo caso il PM aveva chiesto 21 anni); Francesco Ritano, 40 anni, di Guardavalle, difeso dai legali Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino (23 anni); Antonio Scalia, 43 anni, San Luca, difeso dagli avvocati Antonio Femia, Guido Contestabile e Serena Lacaria (a fronte di una richiesta del PM a 22 anni di reclusione); Giuseppe Vitale, 44 anni, Guardavalle, difeso dai legali Sergio Rotundo e Vincenzo Cicino (23 anni).
Le contestazioni coprono un arco temporale che va dal 2008 al 2011, ma l’inchiesta è giunta all’avviso di conclusione indagini solo nell’ottobre 2020, dopo un’informativa del 2019 firmata dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste e Vibo Valentia.
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