Lega: il Sin di Crotone, lo scacco alla ‘ndrangheta e il Ponte sullo Stretto
Proseguono le attività della sezione calabrese della Lega, guidata dal Commissario Giacomo Francesco Saccomanno, che ha plaudito l’intervento di Domenico Furgiuele sul Sin di Crotone, alle forze dell’ordine che hanno inflitto un duro colpo alla ‘ndrangheta e all’accelerazione delle procedure per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Sin di Crotone: Plauso per l’interrogazione di Domenico Furgiuele
La Lega Salvini di Crotone, per mezzo di una nota della segreteria provinciale, esprime un plauso per l’intervento del deputato Domenico Furgiuele che, nell’aula del Parlamento, ha accesso un faro sull’area di crisi di Crotone indicando la via da seguire al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Frattin riguardo la problematica di stallo per le attività di bonifica e le procedure per rendere snello e operativo l’operato del futuro commissario per la ripartizione del danno ambientale.
“L’attenzione di Furgiuele e del Governo è di fondamentale importanza per le sorti del nostro territorio, poiché il rilancio del nostro Territorio e delle infrastrutture è legato inevitabilmente al processo di risanamento ambientale, ed è propedeutico per qualsiasi idea di sviluppo territoriale” ricorda la segreteria provinciale.
Apprezziamo l’indicazione data da Furgiuele al Governo di istituire una figura apposita che sovraintenda alle attività di bonifica. È necessario avere subito un commissario che si dedichi solo ed esclusivamente alla bonifica.
Tutti i rappresentanti politici e istituzionali della provincia di Crotone devono fare fronte comune in quella che è la battaglia per il futuro della nostra provincia.
“A tal fine – conclude la segreteria provinciale – inviteremo i nostri parlamentari, alla presenza delle associazioni di categoria e dei sindacati, in un incontro finalizzato a confrontarsi sulle linee programmatiche da dare all’azione di sviluppo del nostro territorio.”
«La ‘ndrangheta cresce ma non ha fatto i conti con le intelligenze investigative»
«Una ‘ndrangheta sempre più ramificata, una ‘ndrangheta sempre più ricca, ma una ‘ndrangheta che non ha fatto i conti con le intelligenze investigative e con la preparazione di tanti magistrati che lavorano in modo brillante presso le varie Procure italiane ed estere. Un’operazione di largo respiro che ha messo in luce la presenza nel mondo della ‘ndrangheta e del suo sistema di correlazioni con i vari territori, che tendono a creare punti di riferimento ed espansione mafiosa ed economica. Scenari molto gravi che, però, grazie alle Procure antimafia di Reggio Calabria, Milano, Genova e di quella nazionale, in collaborazione con gli analoghi degli Stati interessati, sono stati scoperti, con l’assunzione di provvedimenti di rilevante importanza. Mezza Europa e diverse nazioni del Sudamerica interessate all’operazione con centinaia di arresti, fiumi di cocaina sequestrati e con la distruzione di una ramificazione che ha gestito un traffico di droga imponente. Il tutto con la collaborazione e l’assistenza anche dei vertici delle Procure degli Stati interessati (Germania, Belgio, Francia, Portogallo, e altri). La prova più che evidente che oramai la ‘ndrangheta veleggia in tutto il mondo ed è diventato il gruppo criminale più radicato e pericoloso, anche per la sua struttura quasi militare. E attorno all’ingente traffico di droga gli investimenti imprenditoriali che consentivano sia la presenza nelle varie Nazioni sia i punti di riferimento per la consorteria. In tale contesto, le interlocuzioni con la politica che, da una parte, rafforzavano i rapporti e le prospettive e, dall’altra, il certo condizionamento del consenso, specialmente in Calabria. Questa, in sintesi, il cuore dell’inchiesta che, però, non deve fermarsi e deve andare avanti per verificare se vi sono altri collegamenti con pezzi delle Istituzioni che hanno, in qualche modo, favorito questa imponente ascesa. Non si tratta più di un problema calabrese e italiano, ma di un sistema, a volte sommerso, che interessa, appunto, il mondo e che solo da qualche tempo è considerato per la pericolosità che effettivamente nasconde e che prima non veniva percepita. Le indagini, quindi, non possono fermarsi e devono ricostruire, anche, gli altri rapporti che sono stati solo ventilati, ma che meritano un serio e costante approfondimento. Intanto, un plauso alle Forze dell’Ordine ed al Raggruppamento Operazioni Speciali in particolare, alle Procure interessate, alla Direzione Distrettuale Antimafia e a tutti coloro che hanno consentito e partecipato all’imponente operazione.»
Lo dichiara Giacomo Francesco Saccomanno, Commissario Regionale della Lega.
Ponte sullo Stretto: «Il Governo accelera»
«Mentre le forze di sinistra polemizzano inutilmente, dopo 50 anni di presa in giro, finalmente, la vera politica dimostra di fare sul serio: il Ponte sullo stretto, tanto voluto dal Ministro Matteo Salvini, sta prendendo corpo e si sta concretizzando materialmente. Dopo l’approvazione in Commissione passerà alla Camera per l’approvazione. La procedura si sta concludendo velocemente e, finalmente, alle tante chiacchiere del passato vi è la sostituzione della concretezza della Lega. E grazie all’emendamento di Furgiuele ci saranno anche le risorse per poter informare correttamente gli enti territoriali e i cittadini. Dalla politica delle menzogne a quella reale della seria comunicazione per segnalare tutti i passaggi necessari e i vantaggi che l’opera potrà apportare. Ciò per bloccare una falsa informazione della sinistra che vorrebbe, ancora una volta, bloccare un’opera epocale e che tutta l’Europa sta sostenendo.»
Lo dichiara il Commissario Regionale della Lega Saccomanno.