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Attualità

“A Villa San Giovanni lavoratori comunali senza alcuna tutela”


Edil Merici

Dai Segretari di CISL FP, FP CGIL e CSE FLPL

Il 15 settembre si è tenuta l’assemblea di tutti i lavoratori del Comune di Villa San Giovanni con la Rappresentanza Sindacale Unitaria per discutere dei gravi e atavici problemi dell’Ente.
I Segretari Francesca Galatti, Vincenzo Sera e Saveria D’Ascola analizzano quanto è stato fatto per cercare di risolvere i problemi che stanno mortificando i lavoratori.
Avviato lo stato di agitazione a febbraio 2023, il 29 giugno scorso si è conclusa la fase di conciliazione con l’impegno dell’Ente di risolvere tutte le criticità sollevate, ma a oggi permane la stessa situazione, in assoluto disprezzo e arroganza.
Già dal dicembre del 2022 si notavano comportamenti molto discutibili. Dalla sottoscrizione dell’ipotesi contrattuale parte economica del 29 dicembre 2022 non è dato sapere cosa sia stato fatto dal Presidente della delegazione trattante.
Non è ammissibile che il Presidente della delegazione trattante non rispetti le fasi previste per la sottoscrizione definitiva di un Contratto integrativo.
Di fatto, dopo la certificazione dei Revisori, e dell’autorizzazione dell’organo di direzione politica, la procedura negoziale si conclude con la sottoscrizione formale e definitiva del contratto decentrato integrativo.
Solo con la sottoscrizione definitiva, il contratto integrativo diventa giuridicamente efficace e può essere applicato con riferimento a tutti gli istituti, normativi ed economici, ivi disciplinati.
Forse si sarà dimenticato causando comunque un danno ai lavoratori.
Stranamente, però, la stessa procedura l’ha adottata in un altro Comune causando un grave danno ai lavoratori.
Diversi sono stati i solleciti e gli inviti a corrette relazioni sindacali, costretti quindi ad  attivare lo stato di agitazione.
Con tutte le problematiche e le criticità si è solo registrato che, per il Presidente della delegazione trattante, c’è stato l’interesse solo per l’approvazione del regolamento degli incentivi tecnici.
A seguire ordini di servizio, riorganizzazione di qualche settore oggetto di contestazione, tutti atti mai comunicati alle Organizzazioni Sindacali ma, soprattutto,   continue vessazioni ai lavoratori, spesso velate anche sotto l’aspetto del demansionamento.
Una gestione sicuramente con tante ombre e poca luce, non conforme agli obblighi di Informazione previsti dal contratto Nazionale.
Relazioni sindacali negate contrariamente a quanto previsto dalla norma.
Le corrette relazioni sindacali, servono alla partecipazione consapevole, nel rispetto delle parti, contribuiscono per la risoluzione dei problemi e dei conflitti, attraverso di essi si contempera la missione di servizio pubblico delle amministrazioni a vantaggio degli utenti e dei cittadini, tutelando anche gli interessi dei lavoratori. Principi sconosciuti all’interno dell’Ente.
Deprecabile e immorale l’atteggiamento messo in atto nei confronti dei lavoratori da parte di chi ha il compito della gestione dell’Ente, mai percepito forse, dal Sindaco.
Contratti Integrativi sottoscritti e negati, istituti contrattuali mai resi esigibili, per non parlare di alcuni obblighi legislativi, quale ad esempio il versamento dei contributi all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per alcuni dipendenti fermi a dicembre 2021, buste paga difformi e incomprensibili.
Immorale, nei confronti dei lavoratori e delle rispettive famiglie.
Oggi gli ex Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità devono recuperare le ore per la somma etero finanziata da parte del Governo e dalla Regione, i famosi 18.000 € annui, somma assegnata per legge.
Soldi dei lavoratori che alla data odierna non sono riusciti a incassare per il caos, per l’inettitudine di alcuni che avrebbero dovuto fin da subito convocare i lavoratori tutti e far sottoscrivere un appendice ai contratti per l’aumento orario nonché per il recupero delle ore.
Rispetto questa vertenza, alcuni lavoratori hanno recuperato poche ore, altri 5 lavoratori non hanno mai recuperato, per alcuni è stata già avviata la procedura legale che interesserà anche la Corte dei Conti.
In assemblea si è presentata una grave situazione ancora più grave di un lavoratore che tra non molto andrà in pensione e percepirà una misera pensione e, non avrà l’opportunità di recuperare le ore.
Tutti questi lavoratori, se la Regione non permetterà l’anno prossimo il recupero  delle ore, subiranno un grave danno economico.
Un danno che peserà sicuramente sulla comunità Villese e sulle casse dell’Ente.
Certamente ci si aspettava già dal primo incontro avuto con Il Sindaco una seria presa di posizione più volte annunciata ma mai attuata.
Oggi, dopo aver ascoltato ancora una volta i tanti lavoratori presenti in assemblea, siamo sempre più convinti di assistere al famoso Editto di Franceschiello “Facite ammuina” e, perché no, la famosa frase tratta da Il Gattopardo: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» nel caos più totale. In poche parole, non si è assistito a nessun sovvertimento dell’organizzazione precedente, ma si è lasciato intendere che in effetti tutto è cambiato avendo ribaltato la situazione di fatto, “Ma come ? ”
Pertanto, avendo avuto il mandato dell’assemblea si procederà con una o più giornate di sciopero, fin quando non si risolveranno gli atavici problemi dei lavoratori e, nel contempo, si chiede al Sindaco, una rotazione dei responsabili e con fermezza la revoca dell’incarico al Segretario Generale e di voler accertare le probabili inadempienze con la conseguente responsabilità erariale, in applicazione degli articoli 99 e 100 del Decreto Legislativo nº 267/2000 e successive modifiche.


GRF

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