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Venerdì a Locri la presentazione di un progetto sulla sostenibilità dei pascoli


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa GAL Terre Locridee

Sostenibilità, benessere animale e sicurezza alimentare sono i tre pilastri su cui posa la zootecnia da carne bovina, elementi fondamentali per assicurare redditività alle imprese agricole zootecniche e soddisfare al contempo le richieste dei consumatori.
Il settore della zootecnia da carne nella Locride si caratterizza per un elevato impatto ambientale e per una mancata attenzione e valorizzazione alla qualità delle produzioni che non possono pertanto differenziarsi sul mercato. Per questo motivo è stato attivato Valbiopas, un progetto che, attraverso l’implementazione di corretti piani di gestione del pascolo, punta a tutelare la biodiversità del pascolo stesso e la salute del suolo valorizzando allo stesso tempo il potenziale genetico della razza Podolica.
Il progetto, finanziato dal Gruppo di Azione Locale Terre Locridee nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Calabria 2014/2020, Misura 16 Cooperazione, Intervento 16.2.1 Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e in quello forestale ha visto come associati 3 aziende della Locride e Il Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise.
«Il pascolo – ha spiegato il responsabile scientifico del Progetto Giuseppe Maiorano – è un’entità biologica quasi sempre eterogenea per la diversità delle piante presenti ma che dipende, nel tempo, dall’insieme delle condizioni non solo ambientali, ma anche antropiche e, particolarmente, dalle modalità del suo utilizzo da parte del bestiame. Il progetto ha inteso valutare la componente floristica del pascolo presente in alcune aree rappresentative dell’areale della Locride, la sua composizione in acidi grassi, e il contenuto di lipidi, fenoli e flavonoidi. I risultati del progetto hanno evidenziato che le famiglie botaniche presenti nei pascoli delle aree oggetto di studio sono rappresentate soprattutto da graminacee (55%) e leguminose (25%), oltre ad altre specie (20%). Le essenze pabulari prelevate variano per il contenuto in lipidi totali e profilo degli acidi grassi; questi ultimi contengono un’elevata quantità di acido linoleico (30,6%) e di omega 3 (9%), particolarmente favorevole è il rapporto degli acidi grassi polinsaturi/acidi grassi saturi. Il contenuto medio in fenoli e flavonoidi è risultato di 40 a 30 µg/g di foraggio, rispettivamente. La presenza di differenti componenti floristiche, riscontrata nei pascoli, presuppone un diverso contenuto di sostanze fitochimiche (proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antivirali e anticancerogene) che si ritrovano nella carne prodotta dagli animali che hanno pascolato in quelle aree. Si raccomanda una particolare attenzione dei piani di gestione del pascolo, solo piani di pascolamento razionali possono assicurare una buona alimentazione al bestiame (prelievi e qualità) con ricadute positive sulle prestazioni produttive, sulla qualità della produzione e sulla riduzione dei costi di alimentazione del bestiame.»
«Il progetto Valbiopas – ha dichiarato il capofila del Progetto Giuseppe Fragomeni – rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio e per il settore della zootecnia da carne bovina di Calabria. Grazie ai risultati ottenuti ora possiamo introdurre importanti novità nella gestione dei pascoli che vanno a influenzare positivamente da un lato la sostenibilità del pascolo stesso e dall’altro la qualità del prodotto finale con conseguente incremento del reddito aziendale.»
«Questo Progetto finanziato dalla misura 16 del PSR – ha sottolineato il presidente regionale della Confederazione Produttori Agricoli Francesco Macrì – pone ancora una volta in primo piano l’impegno della Regione Calabria verso l’agricoltura e il territorio, ponendosi come soggetto in grado di favorire il trasferimento dei risultati della ricerca e dell’innovazione al mondo imprenditoriale. La caratterizzazione delle essenze e la gestione del pascolo potranno nei prossimi anni giocare un ruolo importante nella valorizzazione e differenziazione qualitativa delle carni e offrire ai consumatori un prodotto di alta gamma fortemente legato al territorio.»
I risultati del progetto saranno presentati venerdì 22 settembre, alle ore 16:30 presso la Biblioteca Comunale Gaudio Incorpora di Locri e vedranno la partecipazione di Guido Mignolli (direttore GAL Terre Locridee), Francesco Macrì (presidente regionale CoPAgri), Antonio Sgrò (presidente regionale dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali), Michele Colucci (presidente dell’Associazione Regionale Allevatori), Giuseppe D’Alessandro (VmLab Consulenza), Giacomo Giovinazzo (direttore regionale Assessorato all’Agricoltura), Francesco Barretta (presidente dell’Associazione Produttori Zootecnici Calabria), Giuseppe Maiorano (Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise) e Giuseppe Fragomeni (Azienda Agricola Fragomeni). Chiuderà i lavori Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria.

Foto: zooassets.it


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