Il Rotary Club di Locri a confronto sulla robotica applicata in chirurgia
Riceviamo e pubblichiamo

Il Rotary Club di Locri, sotto la presidenza di Pasquale Tavernese, ha tenuto un importante e partecipato incontro sulla robotica applicata alla chirurgia. Relatore è stato Pietro Cozzupoli, chirurgo-urologo che ha lavorato come primario di urologia e come direttore del dipartimento chirurgico presso gli ospedali riuniti Bianco Melacrino di Reggio Calabria e ha avviato la tecnica della chirurgia urologica robotica nella nostra regione. Oggi svolge la sua attività di dirigente dell’urologia presso il policlinico Madonna della Consolazione a Reggio Calabria.
La chirurgia robotica rappresenta una tecnologia minimamente invasiva che sta rivoluzionando il campo medico. Questa innovativa pratica si basa su una piattaforma robotica, comandata direttamente dal chirurgo, che agisce su dispositivi chiamati masters e controlla i movimenti degli strumenti chirurgici robotici, introdotti all’interno del paziente attraverso millimetriche incisioni cutanee.
Il robot consente al chirurgo di visualizzare il campo operatorio in tre dimensioni con una magnificazione dell’immagine. Le braccia robotiche si muovono con una maggiore articolazione rispetto a una mano umana e sono dotate di un sistema di filtro del tremore fisiologico. Questa tecnologia garantisce una precisione senza precedenti nell’atto chirurgico, consentendo dissezioni accurate, persino in distretti anatomici poco accessibili a interventi tradizionali, come ad esempio lo scavo pelvico per la chirurgia prostatica.
L’utilizzo del robot semplifica anche la fase ricostruttiva dell’intervento, permettendo di eseguire suture anche complesse completamente all’interno del paziente. Il risultato è una minore invasività dell’atto chirurgico, minori perdite ematiche, una degenza più breve, minori complicanze post-operatorie e, non da ultimo, un risultato estetico notevolmente migliorato.
L’urologia è la branca medica che sfrutta maggiormente la chirurgia robotica, con procedure come la prostatectomia radicale, la plastica del giunto pieloureterale e la nefrectomia che sono diventate routine grazie a questa tecnologia all’avanguardia.
Questo incontro organizzato dal Rotary Club di Locri ha messo in luce l’importanza della chirurgia robotica nel campo medico, sottolineando come essa stia contribuendo a migliorare la vita dei pazienti attraverso procedure più precise, meno invasive e con risultati positivi.