Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha parlato degli sviluppi dell’autonomia differenziata, del problema sicurezza registrato in provincia di Cosenza e della situazione del Porto di Gioia Tauro.
«Roberto Occhiuto si accorge oggi che l’autonomia differenziata è sbagliata»
“Piano piano ci sta arrivando il presidente Roberto Occhiuto. Dall’ennesima intervista rilasciata durante il fine settimana sui media nazionali, apprendiamo con soddisfazione che il governatore si è accorto dell’inaffidabilità del ministro Roberto Calderoli e che l’autonomia differenziata, frutto esclusivo di egoismo socioeconomico, opera solo per tutelare gli interessi della Padania. Bene ha fatto Occhiuto a porre la questione ma non era il caso di accorgersene prima? Cosa ci si poteva aspettare di diverso da Calderoli e dalla Lega?”
Così, in una nota, il capogruppo PD in consiglio regionale Mimmo Bevacqua. «Il passato e il profilo di Calderoli sono noti a tutti e da tempo – continua Bevacqua. – Il ministro leghista ha sempre lavorato per la divisione socioeconomica del Paese. Da quale spirito poteva essere alimentata la spinta verso l’autonomia differenziata da parte di Calderoli se non verso la direzione della sottrazione di risorse ai danni del Sud per stoppare ogni speranza di progresso? La Lega, e Calderoli in particolare, sempre e solo a questo obiettivo hanno puntato.»
«Oggi Occhiuto, guarda caso ma non è un caso – dice ancora Bevacqua, – scopre che verrà prima approvata l’autonomia differenziata e poi, ma senza fretta e non è detto che accadrà, si discuterà dei Livelli Essenziali di Prestazione e del fondo perequativo a garanzia delle Regioni economicamente più deboli, come la Calabria. Vien da chiedersi, con un velo di tristezza, ma solo oggi Occhiuto scopre chi è Calderoli e di cosa si occupa la Lega? Come ha fatto a fidarsi di loro? Perché in Conferenza delle Regioni ha votato per l’autonomia differenziata a scatola chiusa, confidando nella lealtà politica della Lega? Sarebbe stato opportuno difendere dall’inizio gli interessi del Sud e della Calabria e non quelli della coalizione di governo nazionale – conclude Bevacqua. – Farlo oggi fa diventare la presa di posizione Occhiuto non solo tardiva, ma anche strumentale per provare a salvare la faccia dopo avere avallato un provvedimento chiaramente contro la Regione che è stato chiamato a governare. Anche perché il Comitato presieduto da Sabino Cassese per individuare i LEP ha concluso il suo lavoro e la palla passa adesso alla Cabina di regia, che dovrà concretizzare il lavoro svolto. Il processo, dunque, è più che avanzato e il Meridione non può certo rimanere inerte a criticare successivamente le decisioni assunte in precedenza. Servono azioni concrete per evitare che il Paese venga diviso in due, a partire da settori fondamentali come sanità e istruzione.»
Si affrontino le intimidazioni a Cosenza in un Consiglio dedicato
“L’intimidazione subita dalla presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano Marinella Grillo deve porre al centro dell’attenzione della politica l’escalation criminale che sta colpendo la provincia di Cosenza.”
A sostenerlo, tramite una nota congiunta, sono Bevacqua e Davide Tavernise, capigruppo di PD e Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
“Un episodio che condanniamo con forza, esprimendo la nostra solidarietà a Marinella Grillo, che avviene in un territorio che registra un sottodimensionamento delle forze dell’ordine. Per esemplificare si può fare riferimento alla sola radiomobile dei Carabinieri che di notte copre il vasto territorio che va da Cariati all’area urbana Corigliano-Rossano, comuni che distano 46 chilometri, o ancora alla carenza di personale di Polizia che si registra a Corigliano-Rossano, è emblematico di questa carenza di cui più volte ci siamo occupati, anche in Consiglio regionale. Risale al giugno dello scorso anno la mozione nº 23, sottoscritta da tutti i capigruppo e votata all’unanimità del Consiglio, in cui si impegnava la Giunta a promuovere una collaborazione tra tutte le istituzioni e le Forze dell’Ordine per consentire un controllo diffuso e più efficace dell’intera area.”
“Oggi, dopo più di un anno da quell’atto politico che non ha trovato purtroppo riscontro nella realtà – proseguono Bevacqua e Tavernise – ci ritroviamo ad affrontare un attacco frontale alle istituzioni democratiche, ma anche al mondo dell’informazione (risale a poche ore prima l’atto incendiario ai danni di un giornalista a Cassano allo Ionio) e alla società civile, con azioni criminali anche cruente, come il terribile omicidio che si è consumato giovedì scorso a Cetraro. Davanti a questo scenario – concludono i due – chiederemo nuovamente di affrontare l’emergenza in Consiglio regionale per fare in modo che siano intraprese tutte le iniziative utili, coinvolgendo anche il governo nazionale, per garantire la sicurezza del territorio.”
Porto di Gioia, il PD plaude al lavoro avviato dall’Unione Europea
«Va nella direzione giusta la bozza del provvedimento a cui sta lavorando l’Unione Europea per salvaguardare l’operatività e lo sviluppo degli scali europei e quello di Gioia Tauro.»
A sostenerlo è il capogruppo del PD Bevacqua, che rivendica l’impegno dem a tutti i livelli.
«Fin dal primo momento e in pieno accordo con il partito regionale e l’europarlamentare Picierno – spiega Bevacqua – abbiamo sostenuto che la direttiva poteva e andava corretta con l’obiettivo di contemperare sia la tutela dell’ambiente che lo sviluppo dello scalo di Gioia, fondamentale per l’economia della Calabria. La misura che prevede il pagamento della tassa sulle emissioni anche per le navi che fanno scalo nel Nordafrica, ma hanno come destinazione finale l’Europa, tiene insieme la necessità di ridurre i gas nocivi senza sfavorire i porti europei.»
«Con la bozza elaborata al termine dell’incontro odierno al quale ha partecipato anche Agostinelli, oltre a Pina Picierno e al Commissario Sefcovic, si è intrapresa la direzione giusta – dice ancora Bevacqua – e abbiamo dimostrato come gruppo consiliare l’incisività nel rispondere all’appello lanciato dal Consiglio regionale e dal presidente Occhiuto non abbaiando alla luna, ma mettendo in campo ogni azione utile e coinvolgendo tutti gli attori possibili, tra cui la vicepresidente Picierno che ringraziamo per la sua operatività e lo staff del commissario Paolo Gentiloni che aveva manifestato la disponibilità a favorire una interlocuzione con i commissari interessati.»